Altro giro, altro show negativo di Mourinho in conferenza stampa. Il tecnico giallorosso prima si scaglia - tra le righe ma neanche troppo - contro l’AD della Lega Serie A De Siervo, poi decide di tastare già il clima derby. Nella conferenza stampa pre Roma-Lecce, infatti, Mourinho guarda già alla sfida del 12 novembre. “L’alibi nella grammatica calcistica si utilizza dopo, io ne parlo dall’inizio: accadrà ancora nella prossima settimana, la Lazio gioca martedì e noi giovedì, ma non possiamo poi giocare lunedì perché è settimana di nazionali. Questa è sfortuna, punto. La Lazio avrà un vantaggio, ma non c’è niente da dire” lo sfogo di Mou. Che poi continua: “In tutto ciò che è capitato fino ad oggi, e che si ripeterà, la Roma ne esce penalizzata. Per fortuna i tifosi non sono scemi: se fischiano l’inno della Serie A ci sarà per un motivo”.
news
Mourinho, memoria corta? Tira in mezzo la Lazio e cerca alibi, ma lo scorso anno…
Mette le mani avanti Mourinho. Che abbia la memoria corta? Un anno fa (era il 31 ottobre 2022) nella settimana pre derby Sarri si lasciò andare a una polemica su Milinkovic che, diffidato e ammonito con un giallo inventato, avrebbe dovuto saltare il derby alle porte. E Mourinho, stuzzicato, rispose cosìal tecnico biancoceleste: “Quando un allenatore pensa a una partita che non è la prossima, solitamente non finisce bene. Ho avuto esperienze simili, quando sbagli è difficile conviverci, dire 'la colpa è mia’ (per aver fatto giocare Milinkovic, ndr). E allora cominci a sparare altrove per spostare l'attenzione in un'altra direzione”. Ma allora perché guardare già al derby e mettere le mani avanti? Ahi José, che sia troppo difficile ammettere ora i tuoi errori?Che sia più facile spostare altrove l’attenzione? Lo sappiamo, è bello fare come una bandiera e muoversi a seconda di dove tira il vento.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Lazio senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Cittaceleste per scoprire tutte le news di giornata sui biancocelesti in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA