Niente da fare per la Lazio, che esce da San Siro sconfitta dai rossoneri in una partita che ha visto i biancocelesti in grande difficoltà. Al termine del match è intervenuto ai microfoni di DAZN Maurizio Sarri. Di seguito le sue parole.
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Milan-Lazio, Sarri a DAZN: “Siamo stati troppo attendisti. Immobile…“
Le parole dell'allenatore dei biancocelesti Maurizio Sarri, intervenuto al termine della partita ai microfoni di DAZN
La partita
“Il rosso? Niente, un ragazzo ha fatto cose che non si fanno a persone più anziane, ma è finito tutto lì. Ibra l’ha portato a chiedere scusa e va bene così. Se stato Saelemaekers? Sì, ma sono cose da campo: nulla di particolare. Io penso che il problema sia essere attendisti e aspettare con il centrocampo piatto. La passa così filtra per forza. Con il baricentro più alto e maggiore pressing probabilmente i palloni sarebbero stati molti meno. Poi se individualmente un difensore pensa di poter arrivare sull’avversario va bene, se è in ritardo no. Ma è una questione diversa: il problema è a monte. È chiaro che cambiando modo di giocare deve anche cambiare modo di pensare, in partita in mezzo secondo devi pensare se è il movimento giusto e ti porta a essere in ritardo. La squadra deve aver coraggio e andare nella metà campo avversaria. Se poi si perdono partite perché non giochi nel tuo modo diventa più pesante”.
Ancora Sarri
“Dopo una sosta c’è sempre un’incognita, dopo le nazionali è ancora maggiore. Ti estranei da quello che è il tuo ambiente, entri in un altro e cambi modo di giocare. Rientri a quarantotto ore dalla partita ed escono anche problematiche mentali. Normale che l’incognita sia forte soprattuto per squadre come noi che ancora devono abituarsi a nuove cose. Oggi abbiamo fatto una partita contraria rispetto a quanto proviamo in settimana, ci siamo messi ad aspettare gli avversari dentro la nostra metà campo. Questo è per me fonte di delusione, ma bisogna essere lucidi e capire che le richieste sono nuove. In certe partite possono venire fuori determinati problemi.
Immobile? Penso che non sia normale da parte dei media dire certe cose. Per alcuni contano i numeri, per altri a quanto pare no, perché i numeri di Ciro sono inattaccabili. Giroud ha vinto un Mondiale senza segnare e oggi è considerato un grande attaccante. Sembra che i numeri di Ciro non contino”.
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