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L'indice di liquidità, in finanza, è dato dal rapporto tra attività disponibili e debiti a breve termine. Ciò significa che una squadra di calcio ha bisogno di soldi disponibili, spesso ricavati da una o più cessioni, per fare mercato. In alternativa, chi è a capo di una determinata società può pensare di inserire del denaro di tasca propria per far fronte a questi impegni economici. Come, ad esempio, ha fatto la Fiorentina di Rocco Commisso. Il club viola non ha affrontato nessuna cessione importante ma si è potuta permettere di spendere più di 20 milioni di euro per il cartellino di Nicolas Gonzalez. Attaccante argentino nato nel 1998 appena arrivato dallo Stoccarda. Oltre a questo, naturalmente, il club toscano ha anche goduto di alcuni risparmi importanti. Come quello derivato dall'ingaggio di Franck Ribery. Il francese si è svincolato e ha fatto risparmiare alla Fiorentina più di 4 milioni di euro a stagione.
Nel caso della Lazio, invece, si è sentito molto parlare del mercato bloccato dall'indice di liquidità. In passato, ma anche nel presente. Le ultime notizie legati alla compravendita di calciatori all'interno del club biancoceleste, infatti, hanno fatto un gran parlare di Joaquin Correa. Se il Tucu venisse ceduto per una cifra importante, si partirebbe da una base di 40 milioni, la Lazio ricaverebbe un tesoretto niente male che la aiuterebbe a far fronte alle varie spese che ogni club deve affrontare. Sbloccando di fatto la situazione in entrata.
Oltre all'argentino fresco vincitore della Copa America con l'Albiceleste, nella rosa della Lazio ci sarebbero svariati calciatori pronti a partire. Molti dei quali in rientro dal prestito e che difficilmente troveranno spazio in prima squadra. Due nomi su tutti: Jordan Lukaku e Riza Durmisi. Se la Lazio riuscisse a cedere tutti i tesserati inutilizzati, risparmierebbe sui vari ingaggi e otterrebbe dei soldi liquidi da poter reinvestire. Compito che, ovviamente, spetterà al direttore sportivo Igli Tare.
Alexandra Sasha Colasanti
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