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Se fossimo ancora nella Roma Antica, sarebbe Claudio Maximo il Cunctator. Lotito, il temporeggiatore. Con il suo passo da montagna ha perso occasioni propizie per proiettare la Lazio nell’Europa che conta. Il tempo è scaduto. La tregua è finita. La contestazione è tornata all’interno di uno stadio svuotato della consueta passione. Attendere ancora non avrebbe senso. Il rinnovo contrattuale dell’allenatore - annunciato dallo stesso presidente - è svanito nel nulla. Ma senza il rinnovo, il processo di rinnovamento non decolla. E’ un cane che si morde la coda. La nuova Lazio non viene varata fin quando Sarri non firma. Ma nessuno propone il nuovo contratto a Sarri. A che gioco stanno giocando a Formello?
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