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tifosi Lazio con bandiera Maestrelli
Massimo Maestrelli, figlio dell'indimenticabile Tommaso Maestrelli, allenatore della Lazio vincitrice del primo scudetto, è intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà. Questo il suo pensiero su Pino Wilson rilasciato ai microfoni di Cittaceleste Tv e Radiosei:
"Quando mi hanno detto di Pino, sepolto insieme a papà e a Giorgio, mi ha fatto veramente molto piacere. Chinaglia per mio padre era l'elemento di stravaganza, mentre il capitano era la razionalità. Aveva un modo unico di tenere tutti uniti. Erano due figure indispensabili che si completavano. Domenica mattina sono venuto a sapere della sua scomparsa. Erano le 11:30. Qualche giorno fa lo avevano ricoverato. A casa aveva una situazione particolare e lo hanno portato all'ospedale. Pare sia stata un'ischemia. Aveva già un'infezione alle vie urinarie che gli hanno causato alcune difficoltà. Non aveva, però, manifestato il suo malessere. I medici non hanno pensato che fosse necessaria la terapia intensiva per la febbre. Si vedeva che stava poco bene quando è stato dimesso. Poi è morto all'improvviso, non si è più potuto fare nulla. Diagnosi sbagliata? No, ad un certo punto la situazione si è stabilizzata. Il dolore è comunque grandissimo. Il passato? Non c'era da perdonare nessuno. Gli errori si fanno, li commettiamo tutti e lui ha pagato prendendosi le sue responsabilità. Ricordo Pino per le quasi 400 presenze in Serie A e per tutti quegli anni passati a difendere i compagni in campo. Non ha nulla da farsi perdonare".
"In panchina si è passati da un professore che portava la classe al cinema, ad uno che fa fare i compiti. Per questo è difficile pensare subito ai risultati quando si cambia così tanto. La bacchetta magica non ce l'ha nessuno, ma Sarri è stata la scelta migliore per il post Inzaghi. Le ultime partite danno ragione al mister. Per un pelo non c'è più l'Europa League. Contro il Porto la Lazio ha giocato a testa alta. Il tecnico ha commesso degli errori di valutazione con alcuni, Luis Alberto ora è indispensabile. A Roma abbiamo bisogno di un allenatore che si fa rispettare".
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