Senad Lulic, ex capitano della Lazio, è attualmente senza squadra. Per lui potrebbe essere arrivato l'epilogo di carriera, ma non è detto. Lui stesso, intervistato dai colleghi svizzeri di Blicker, si è detto molto possibilista: "Non ho ancora preso una decisione definitiva su come procedere - ha dichiarato l'eroe del 26 maggio - Al momento sono nella fase in cui sto valutando cosa è meglio per la mia famiglia e per me. Sono senza club da fine maggio. Mi concedo ancora un po' di tempo. Se ci fosse un progetto interessante potrei continuare. Se questo accadesse in Svizzera sarebbe fantastico. Ora siamo tornati a Coira, i nostri figli vanno a scuola qui, qui ci siamo sistemati. Ma non escludo un impegno all'estero se fosse eccitante e redditizio. Se sono in forma? Sì, ogni tanto vado a giocare a tennis o faccio qualcos'altro, anche se non è come allenarsi in una squadra. La vita a Roma? Fantastica. Abbiamo tanti amici a Roma, anche al di fuori del calcio. Due dei nostri tre figli sono nati lì. Amavamo vivere a Roma e ancora oggi andiamo a trovarci spesso. I nostri figli sono cresciuti trilingue, bosniaco, italiano e tedesco. Ma ora tutti parlano il dialetto Bündner".
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Lulic si racconta: “Roma ancora casa mia. Futuro? Non escludo nulla”
Le sue parole
Sul fallimento allo Zurigo sfumato: "Dire che avevo quasi firmato è esagerato, qualcosa c'era ma non è andata. Quando è così vuol dire che qualcosa è andato storto. Non voglio dire di più. Ora mi sto godendo il tempo con la mia famiglia e mi chiedo cosa sia meglio per il mio futuro. Petkovic? Sono sempre in contatto con Vlado, anche se non abbiamo lavorato insieme negli ultimi anni".
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