Lulic saluta la Lazio: “Non ho potuto continuare a lottare con voi” – FOTO

Il capitano biancoceleste dice addio ai tifosi: “Non tutti i sogni sono senza fine e non tutti i sogni dipendono solo dai nostri desideri”

Da poco meno di sette ore ormai, il contratto di Senad Lulic con la Lazio ha cessato di avere validità. Quando l’ormai ex capitano si sveglierà, questa mattina, per la prima volta dopo dieci anni non sarà più tenuto a lottare per i colori biancocelesti. Lulic ha legato indissolubilmente il suo nome a quello della storia della squadra e non solo per essere stato l’autore della rete del 26 maggio. Ma per lui, come per Marco Parolo, è arrivato il momento dell’addio. Forse avrebbe meritato un saluto migliore, un abbraccio da parte dei propri tifosi nello stadio teatro di mille battaglie. E invece, tolte le partite dell’ultima stagione, il suo ultimo match all’Olimpico con i tifosi allo stadio rimarrà quello contro il Verona del 5 febbraio 2020. Quella volta - guarda caso - furono settantuno i minuti in campo. Intanto, Lulic ha voluto salutare i suoi tifosi e lo ha fatto affidando i suoi pensieri a un lungo post su Instagram. Di seguito le sue parole.

L’addio di Lulic

“Cari laziali, è arrivato il momento di salutarci, di dirci arrivederci dopo 10 bellissimi anni e 371 presenze vissute con l’aquila sul petto, con tutto me stesso. Dopo tanti successi, e indimenticabili ricordi, lascerò la Lazio perché non ho avuto la possibilità di continuare a giocare e lottare insieme a voi. Non tutti i sogni sono senza fine e non tutti i sogni dipendono solo dai nostri desideri. Le speranze e le volontà, a volte, da sole non bastano. Lascerò tanti amici e tante belle persone che ho conosciuto in questo decennio biancoceleste.

Ringrazio la società Lazio e il presidente Lotito per l’opportunità che mi è stata data: indossare questa maglia speciale lungo 10 anni. Un grazie molto speciale lo rivolgo a tutti i tifosi della Lazio, sappiate che vi porterò per sempre nel mio cuore. Evocherò, nel mio futuro, ogni giorno vissuto insieme a voi.

Eternamente vostro, Senad”