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Luis Alberto, 250 volte Lazio: genio ribelle diventato anche operaio con Sarri

Luis Alberto
Lo spagnolo ha tagliato ieri sera un traguardo importante per la sua avventura in biancoceleste e non è mai stato così determinante come ora

redazionecittaceleste

Cappello e bacchetta da mago, corsa e grinta da operaio del centrocampo, croce e delizia di tutta la Lazio. Controverso e discusso, ma è impossibile non innamorarsene quando lo si vede palla al piede. Luis Alberto è il genio ribelle della squadra di Sarri. È stato un amore nato a fuoco lento quello tra il Mago e il mister. Ci è voluto tempo, sono servite le discussioni, i musi lunghi e i desideri di addio. Quelli che ora rimangono, ma sopiti in un angolo del cuore: la terra natia chiama, ma ora c’è solo e soltanto la Lazio nella mente di Luis Alberto.

Massimo impegno a disposizione dei biancocelesti: si è addirittura trasformato in una versione in cui nessuno lo aveva mai visto a Formello. I numeri raggiunti con Inzaghi sono un difficile miraggio oggi, ma se possibile lo spagnolo non è mai stato così importante per la Lazio. Eppure la sua con i biancocelesti è una lunga storia d’amore: come tutte le più belle, fatta di discussioni a volte anche accese. Ma, come vuole la più classica delle sceneggiature, sempre terminate con esplosioni di affetto fatte di esultanze passionali, reazioni istintive e amore infinito da parte dei tifosi.

Una lunga storia d’amore che ieri, contro il Bologna, è culminata con il traguardo delle 250 presenze con l’aquila sul petto. La Lazio è di gran lunga la squadra della sua vita, quella a cui deve una carriera brillante e per la quale ha scritto pagine importanti di storia. Luis Alberto è alla posizione numero 28 della classifica dei giocatori più presenti con la maglia della Lazio. Dovesse giocarle tutte arriverebbe in top 20, poi in estate si vedrà. Se dovesse essere addio, sarà nel segno dei bei ricordi, delle pagine di storia scritte. Degli assist illuminanti come quello che aveva realizzato anche ieri sera. Non sfruttato, purtroppo. Ma le giocate visionarie del Mago rimangono oggi e rimarranno anche in futuro nella mente non solo dei tifosi della Lazio, ma di chiunque ami il calcio, quello vero.