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Luis Alberto: “Volevo il Cadice, ma Sarri mi trattenne alla Lazio. Ecco perché”

Luis Alberto
Le parole del calciatore spagnolo, che è tornato sulle chance di tornare a giocare in patria e si sofferma su un retroscena in biancoceleste
Edoardo Pettinelli Redattore 

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È tornato a parlare Luis Alberto. Il calciatore spagnolo è intervenuto ai microfoni di Canal Sur, facendo riferimento anche alle costanti voci che da sempre vogliono un suo ritorno in Spagna. In particolare il Mago si è soffermato su quanto accaduto ai tempi della Lazio con Sarri: di seguito le sue parole. “Il Cadice è speciale, è la mia squadra da quando ero piccolo. Mi sarebbe piaciuto giocare lì ma non ci sono mai riuscito. Amo la città, anche il carnevale mi appassiona. Se devo dire la verità due anni fa, credo nel dicembre 2022, parlavo molto con il presidente Manolo Vizcaino perché alla Lazio non mi stavo trovando bene. Pensavo sarei andato lì. Ci ho provato, ma alla fine c'è stato Sarri che in quel mese mi ha visto con una mentalità diversa e mi ha detto che non mi avrebbe fatto andare via dalla Lazio, che dovevo lasciar perdere e che non mi avrebbe permesso di trasferirmi. Poi tutto si è un po' fermato e non abbiamo più parlato.

Ho sempre detto che se a 35 anni mi sentissi bene a livello calcistico, come adesso, se il mio corpo fosse ancora in grado di giocare, mi piacerebbe. Ora non so come sarà il mio corpo tra due anni, ma se sto bene e posso continuare ad alto livello, sì. Una cosa che non mi perdonerei è di andare a Cadice o a Siviglia quando non sono in condizione. Sarebbe una mancanza di rispetto non solo per i club, ma anche per i miei amici e la mia famiglia se non potessi garantire il mio contributo. Nel calcio non si sa mai, ma è vero che sarei molto entusiasta di giocare per il Cadice. La scorsa estate il Siviglia non stava attraversando un buon momento e per me era difficile andare lì. Non mi hanno nemmeno chiamato”.

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