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Claudio Lotito
Presentato oggi a Formello il prossimo ritiro di Auronzo, ma non solo. Il presidente Lotito, infatti, si lascia andare nel finale ad un lungo sfogo. Ma andiamo con ordine. Apre il responsabile marketing della Lazio, Marco Canigiani: “Il ritiro ad Auronzo è il più lungo per una squadra, un record per il calcio italiano. Avremo il classico ritiro con le amichevoli e ripartiremo da dove ci si era fermati per la pandemia. Sarà un ritiro al 100%, con una sorpresa”.
Prende poi la parola il sindaco di Auronzo, Tatiana Pais Becher: “Un saluto e ringraziamento al presidente Lotito. Il ritiro 2022 sarà quello del ritorno alla normalità senza restrizioni. E abbiamo siglato un accordo anche per il ritiro del 2023. Ci sarà libero accesso al campo da calcio e nuova tribuna che salirà da 400 posti a 650. Nei primi giorni ci sarà anche la compresenza di una nuova manifestazione: i test di canoa l'8, 9 e 10 luglio. Dovrà esserci convivenza. Tra la Lazio ed Auronzo c'è un vero connubio, ad Auronzo si parla sempre della Lazio e molti giovani sono tifosi biancocelesti. Il ritiro partirà il 6 luglio (fino al 22, NdR)”.
Interviene poi Gianni Lacchè, presidente della società che organizza il ritiro: “Ci sarà la notte biancoceleste. Le partite in programma non sono ancora ufficiali (con la squadra dell'Auronzo, con un club di Serie D, con uno della Lega Pro e con un club di Serie A, B o straniero, NdR), come neanche la data di partenza, ma dovrebbero essere quelle uscite in questi giorni. Ci saranno migliorie anche per i giornalisti”.
Interviene quindi il presidente Claudio Lotito: "Quello di Auronzo è stata una scelta di emozioni, ma non nascondo che avevamo alternative e che ci sono state offerte più remunerative. Ha vinto il sentimento, ma aiutateci ad aiutarci per un risultato di carattere economico. Mi auguro che la fusione tra i tifosi e la città di Auronzo porti risultati di appartenenza forte. La Lazio è più apprezzata nei posti dove non si vivono i problemi della società, rispetto a chi la vive quotidianamente. Spero in una stagione diversa. Il sottoscritto lavora per il bene della società, bisogna trasmettere l'orgoglio. Seguite la squadra da vicino”.
In risposta alle domande dei giornalisti, poi, ancora il presidente Lotito interviene per fare un bilancio sulla stagione e non solo. “La stagione finisce domani, vedremo quindi quale sarà la nostra posizione. C'è qualche rammarico sulla stagione perché la squadra era attrezzata per fare molto bene. I cambiamenti portano però assestamenti e gli assestamenti hanno portato a volte il non raggiungimento dei risultati in gara. Ma alla fine il raggiungimento del posizionamento attuale non ci fa rimpiangere eccessivamente i risultati. Il cambio di guida tattica ha portato un cambio nello stile di gioco. Per il futuro ci saranno avvicendamenti per mantenere in piedi l'ossatura e tenere i giocatori più importanti e quelli maggiormente legati alla squadra.
Stiamo lavorando per raggiungere e migliorare gli obbiettivi prefissati per quest'anno. L'ambiente è totalmente diverso rispetto a quanto si dice. Una parte della responsabilità è anche dell'ambiente Lazio, è avvilente. Chi conosce la realtà Lazio se ne rende conto. Noi non siamo secondi nessuno dal punto di vista del bilancio, né della voglia di raggiungere il massimo. Sono presidente da quasi 19 anni mentre in altre squadre ci si sono stati avvicendamenti 4/5 volte.
Quando ho preso la Lazio nello spogliatoio c'erano le panche di legno che ora stanno fuori Formello quindi quello che c'è ora dimostra il lavoro della società ma questo passa in secondo piano perché siamo in un paese dove non si nota quello che si fa ma si vive di proclami. Noi non vogliamo creare false aspettative parliamo con i fatti e voi giornalisti i fatti non li trascrivete. Bisogna essere obbiettivi e ritengo che in merito alla Lazio non c'è obbiettività. Sono disgustato perché si trascrivono cose che sono lontane dalla verità. Finché io ci sarò non ci saranno criticità e spero di esserci a lungo e poi spero ci sarà mio figlio. Si comunicano solo chiacchiere. Qualcuno sembra dispiaciuto quando le cose vanno bene. La Lazio è considerata in Lega perché ha una visione strategica del sistema. La Lazio è protagonista non dimenticatevelo mai voglio che sia trascritta la verità.
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