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Lotito a LSC: “La Lazio ha un futuro roseo. Il mio obiettivo con i tifosi…”

Edoardo Pettinelli Redattore 
Il patron biancoceleste è tornato a parlare anche dopo l'intervento in sala stampa, ai canali ufficiali del club facendo il punto sulla Lazio

Dopo l'intervento in sala stampa, il patron biancoceleste Claudio Lotito è tornato a parlare ai canali ufficiali del club. Queste le sue parole.

“Siccome leggo e sento cose che sono difformi alla verità ho voluto chiarire. Dando una cattiva informazione si istiga la gente ad assumere atteggiamenti poco consoni alla realtà. Abbiamo speso 40 milioni sul mercato, c’è l’Iva. Si è scritto che la Juve abbia speso dieci milioni in meno. In realtà 20, ma per un solo giocatore. Ma io non voglio fare paragoni con gli altri, è solo per far capire che la Lazio non si sta ridimensionando bensì ristrutturando. Sta impostando un ragionamento con logiche funzionali per ringiovanire. Baroni è l’allenatore giusto, con la voglia di dare un impulso diverso. Un gioco aperto a più schemi e uniformerà l’assetto tattico sulla base dei giocatori e sugli avversari. Dobbiamo essere camaleontici. 

A brevissimo partiremo con l’Academy, con 7 campi nuovi, una scuola, uno studendato, una chiesa, una foresteria. Una cosa non da tutti i club. Oggi andiamo in Comune per approcciare al Flaminio, per cui abbiamo fatto studi e coinvolto persone. In grande silenzio, perché a rendere pubblica la lettera è stato il Comune. Noi facciamo fatti, non parole. 

Da prima che arrivassi non sempre abbiamo ottenuto grandi risultati. Quest’anno non siamo arrivati in Champions non perché non fossimo competitivi ma perché abbiamo perso punti contro squadre meno attrezzate. Non è dipeso dalle nostre potenzialità ma dallo spogliatoio. Gli allenatori? Non li ho mandati mica io via. Tudor? Se fanno uscire certi striscioni… a quel punto l’allenatore si chiede perché si trova lì. Voleva eliminare alcuni giocatori che non reputava idonei. Abbiamo scelto un allenatore con potenzialità tecniche e tutti hanno detto che è una vergogna. A oggi esce fuori che era uno dei migliori disponibili, forse ha avuto la colpa di non avere avuto occasioni importanti. 

Ma vi ricordate quando portai Inzaghi? Tutti mi attaccarono. Quello che ho fatto io nel calcio l’hanno fatto in pochi. Ho risollevato la squadra dai debiti e in termini di trofei, dopo la Juve, è quella che ha vinto di più. Ho preso la Salernitana in Eccellenza, portandola in Serie A. Un minimo di esperienza ce l’avrò…

Ripartiremo dalla comunicazione. Abbiamo fatto uno studio radiofonico di qualità, stiamo allestendo due studi televisivi, spero ultimati entro questo mese. Stiamo portando avanti l’iter burocratico per lo Stadio… Che altro dovrei fare? I miracoli li fa solo il nostro Signore. 

Ma tutti sti scienziati che girano, mi dite perché dopo qualche anno spariscono? Sono 20 anni che sono qui. Vorrei capire se questo non vale nulla. C’è una stabilità, questa società ha un futuro. Vogliamo parlare dei debiti delle altre società? Abbiamo fatto tantissimo, di tutto. Il mister venendo qua è rimasto stupito. E qualcuno ste cose le avrà fatte? Se la gente racconta appositamente per svolgere un ruolo cose diverse queste sono le conseguenze. 

Baroni una persona coi piedi per terra, pulita e con fame di vincere. Chi è qua deve avere voglia di affermare i valori biancocelesti. La sua vittoria è stata la salvezza, portando la barca a secco nella tempesta. L’ha fatto, vuol dire che ha capacità. Credo sia molto meticoloso, con repertorio e potenzialità che ha ora ha disposizione farà bene. 

Il Flaminio ha una storia. Si tratta di armonizzare esigenze di carattere normativo estetico con le esigenze di fruibilità dello stadio. Dobbiamo avere uno stadio da 50.000 spettatori, che sia fruibile, avveniristico, e penso che ci siano le possibilità se ci lasciano lavorare. 

Un conto è la spesa, un altro i ricavi. Non ho detto di aver speso 101 milioni e basta. Poi ci sono i ricavi. Su Milinkovic? Devono ancora pagare la seconda tranche che non è scaduta. Quando scade speriamo verrà onorata come credo. 

Ci sono persone che non sanno quello che fanno e che dicono. E utilizzano persone che ignorano i fatti per portare avanti la contestazione. Una contestazione costruttiva l’ho sempre accettata, se è finalizzata a quello. Anzi, ne traggo spunti. Un tifoso mi chiese: ‘Perché non scriviamo che siamo la prima squadra della Capitale?’ E lo misi sulla maglietta. Se sono cose giuste lo faccio. Ma se sono cose fini a sé stesse… Sorrido nel vedere le messe, mi augurano la morte con le candele, mi allungano la vita.

Vorrei riavvicinare i tifosi alla società, voglio che loro vedano sempre quello che facciamo. La gente deve sapere cosa viene fatto, invece che avere interesse a creare polemica su cui i giornali ci campano. Si sono fatte tante cose, ho fatto tanti sforzi. La Lazio ha un futuro roseo e di prospettiva. Abbiamo fatto una nuova struttura, per la femminile, che è all’avanguardia, un nuovo ristorante, un negozio, la sala scouting. Oggi dovevano consegnare le insegne e ancora non l’hanno fatto”.