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Lotito
Dopo il messaggio di cordoglio pubblicato dal canale ufficiale della Lazio, il presidente biancoceleste Claudio Lotito torna a parlare di Sven-Goran Eriksson. L'ex allenatore biancoceleste è scomparso oggi all'età di 76 anni dopo aver combattuto contro un tumore al pancreas e, ai microfoni di Tgcom24, il patron della Lazio lo ricorda così: “Il ricordo di Eriksson l’ho espresso attraverso un comunicato, penso di aver interpretato il sentimento di tutti i laziali e tutti gli amanti del calcio. Uomo straordinario, professionista esemplare. Ha avuto una grande carica di umanità, ha commosso tutto lo stadio quando circa quattro mesi fa è venuto all’Olimpico. Con il suo incedere affaticato ha fatto il giro dello stadio, ricevendo il tributo di tutti i tifosi che con passione e sentimenti autentici avevano testimoniato il loro affetto.
Affaticato, dopo il giro di campo mi ha abbracciato e, con il volto solcato dalle lacrime, mi ha ringraziato per la possibilità di aver ricevuto quest’ultimo tributo. Penso che sia stato un uomo dotato di un aplomb legato al rigore della persona, ai valori autentici che coltivava, all’amore per questo sport che gli aveva consentito con la Lazio di raggiungere traguardi importanti: è l’allenatore che ha vinto più trofei. È stato il saluto di tutto un popolo laziale e degli amanti del calcio, che hanno visto in lui un grande uomo e un grande professionista.
Lo avrei voluto di nuovo come allenatore della Lazio, lo dico non per quanto ha vinto ma per la qualità della persona. Sarebbe stato impossibile non andarci d’accordo, ho capito perché con lui la squadra otteneva determinati risultati: col suo modo pacato e il suo sorriso entrava nel cuore delle persone. Il suo sorriso era autentico, non sovrastrutturato. Cercava il rapporto umano a tutti i costi, coltivandolo con l’esempio e con il suo comportamento, ottenendo grandi risultati sportivi.
Con la Lazio Women e con la prima squadra contro il Milan promuoveremo iniziative per ricordare un grande uomo che deve rimanere d’esempio per tutti noi. È stato capace di trasmettere entusiasmo anche in un momento di difficoltà, si è dimostrato una persona coraggiosa che ha anteposto la sua passione al sacrificio che ha dovuto sopportare. Lo ha fatto con trasporto e coinvolgimento che ha coinvolto tutti noi”.
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