Giornata di vigilia di Europa League per la Lazio. Allenamento mattutino a Formello per i biancocelesti che poi sono partiti subito dopo l'ora di pranzo alla volta dell'Olanda dove domani andrà in scena la gara contro il Twente. Proprio dallo stadio degli olandesi, il De Grolsche Veste, va in scena la conferenza stampa della vigilia del tecnico Marco Baroni, in programma alle 18:45. Segui la con la diretta scritta di Cittaceleste.
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RIVIVI IL LIVE | Twente-Lazio, Baroni: “L’ordinario non basterà. Guendouzi…”
Ci sono calciatori che teme del Twente?
“Squadra giovane, ha un buon calcio e gioca bene. Ha fatto bene in coppa, sarà un test importante e difficile. Specialmente in casa, nel loro stadio, la squadra viene alimentata dal pubblico. Sappiamo che domani ci sarà da fare una prestazione di altissimo livello per corsa, sacrificio, intensità e qualità. Penso sia il collettivo la cosa temibile: mi hanno sorpreso mobilità e qualità della squadra”.
La Lazio in passato ha trascurato l’Europa League. Sentite di dover dimostrare quanto è cresciuta la squadra in questa competizione? È il vostro obiettivo stagionale?
“Noi vogliamo competere in tutti gli obiettivi. Come ho detto prima domani non sono sufficienti motivazioni ordinarie, serve qualcosa di straordinario e io me l’aspetto da parte della squadra. È uno stadio bello, contro una squadra giovane che gioca bene e ha entusiasmo, lo stesso che riceverà dagli spalti. Mi aspetto questo dalla squadra, domani è una gara di qualità, sacrificio, compattezza. Dobbiamo fare un buon calcio”.
Dopo Torino nel cuore e nell’animo dei giocatori come è uscita la squadra?
“Gli episodi a favore o contro non devono scalfire il nostro percorso. Nelle partite se non vinco imparo. Quella gara ci ha dato consapevolezza nelle difficoltà, visto che si è giocato a Torino, con la Juve, e per lunghi tratti in inferiorità numerica. La squadra ha trovato spessore difensivo, voglia e attenzione. È stata una crescita”.
Molti vedono la Lazio come favorita.
“In queste partite non ci sono favoriti. Queste gare le porta a casa chi è più attento, vuole di più e cerca con convinzione la vittoria”.
Qual è il punto dall’infermeria?
“Gare ravvicinate ti mettono a dura prova. Guendouzi è preventiva, è una scelta condivisa il dargli qualche giorno di recupero, Lazzari sta recuperando. C’è una tale bellezza in queste partite che è un’opportunità che la squadra dovrà cogliere. Noi teniamo tanto anche al campionato, in questo momento però c’è questa partita da affrontare con attenzione, voglia e determinazione che richiede una gara come questa”.
C’è un problema in trasferta?
“Queste situazioni noi le leggiamo, non mi piace nascondermi. Queste gare affrontate hanno visto situazioni anomale, è qualcosa a cui prestare attenzione. Quando parlo di atteggiamento che non deve cambiare questo è un passaggio importante. Non ci dobbiamo snaturare, venivamo dalla trasferta col Toro e da una buona gara, come poi nei primi minuti con la Juve. Oggi siamo lontani dall’Olimpico, ma mi aspetto una gara con i requisiti che ho appena detto”.
C’è qualche aspetto ancora da migliorare?
“No, mi aspetto crescita costante: ogni giorno e in ogni gara c’è qualcosa da mettere dentro. Su questo stiamo lavorando, ci sono tanti aspetti da migliorare. La dedizione che mette la squadra nel lavoro mi fa ben sperare e le prestazioni lo stanno confermando. Ogni gara dobbiamo migliorare”.
Tchaouna e Dele-Bashiru a che punto sono?
“Dele viene da un calcio diverso, non è facile entrare nei ritmi, nel pensiero. Ha struttura e velocità, deve fare andare più forte la testa. Ma è un ragazzo molto partecipativo, come Tchaouna. Dobbiamo dargli il tempo, anche se dico sempre che non ne abbiamo: c’è un percorso di crescita inevitabile per le pressioni che ci sono in una squadra come la Lazio. Dobbiamo dargli il tempo di sbagliare, ma stanno lavorando forte per trovare la miglior condizione prestati”.
Si può ragionare sulla classifica con questo format?
“Dobbiamo ragionare gara dopo gara, pur consapevoli della classifica. So cosa ci aspetterà domani, dobbiamo essere non pronti ma prontissimi”.
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