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RIVIVI IL LIVE | Lazio-Nizza, Guendouzi: “Baroni super coach, in EL possiamo far bene”

Guendouzi
Il giocatore biancoceleste interviene in conferenza stampa direttamente dal centro sportivo alla vigilia della gara contro il club francese
Michele Cerrotta

Si avvicina il momento della seconda giornata di Europa League in casa Lazio. I biancocelesti scenderanno infatti in campo domani alle 18:45 contro il Nizza per la prima stagionale europea allo stadio Olimpico. Sarà la penultima gara prima della seconda sosta per le nazionali della stagione e quindi della fine del primo tour de force dell’anno. Intanto, per presentare la partita di domani interviene in conferenza stampa il centrocampista biancoceleste Matteo Guendouzi. Il centrocampista, dopo la panchina ad Amburgo, sogna il primo gettone europeo della sua stagione: segui la diretta scritta per leggere tutte le sue parole a partire dalle 15:30 su Cittaceleste.

Sei sorprese dall’ambiento di Tavares? Quanto pensi manchi a Gigot?

Secondo me sono due giocatori molto importanti, ci hanno rinforzato. Ho giocato con loro a Marsiglia, avevo detto che Nuno era uno dei migliori laterali. Penso sia tra i migliori in Europa. Gigot è arrivato non al top della forma ma tornerà presto e ci farà bene la sua esperienza e il suo vigore”.

Quanto è importante incrementare il possesso palla? Sentite il dovere di arrivare tra le prime otto della competizione?

Possiamo andare lontano, è una competizione difficile. L’ho giocata diverse volte, ho fatto la finale con l’Arsenal. Ma abbiamo una buona squadra e un ottimo staff, se facciamo ciò che dice il mister possiamo arrivare lontano. Il Nizza ha una difesa solida, conosco l’allenatore molto bene. Chiede intensità, ma noi dobbiamo giocare come sappiamo e concentrarci su di noi”.

Hai già affrontato il Nizza, fu una partita movimentata. Sarà una carica in più?

Match speciale, lo è sempre quando trovo una squadra francese. Col Nizza a maggior ragione, è sempre un match importante. Ma io ora penso solo alla Lazio, non importa chi abbiamo davanti”.

Pensi sia una squadra più forte rispetto a quella dello scorso anno?

Penso sia una squadra totalmente differente, con un nuovo allenatore e una nuova filosofia di gioco. Anche tanti giocatori nuovi. Giudicheremo dalla classifica e dagli obiettivi. Sono contento di essere qui con questo super coach che ci aiuta a progredire individualmente e non solo”.

Vuoi diventare un giorno un capitano di questa Lazio? E magari anche un punto fermo della nazionale?

Per me l’importante è stare al mio posto. So dove sto, cosa posso fare, so che devo dare sempre il meglio. Abbiamo giocatori importanti e che hanno esperienza, il punto di forza è che ci parliamo molto e nessuno è al di sopra degli altri. La nazionale? Devo fare il mio, poi vedremo”.

È il riempire l’area di rigore il passo ulteriore per la tua carriera?

Capita spesso di essere decisivo negli ultimi trenta metri, ci sto lavorando. L’importante è far segnare gli attaccanti, ma voglio essere decisivo per questa squadra anche se il coach si aspetta un lavoro differente da me quindi non è la priorità”.