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In attesa di tornare in campo per gli allenamenti e, poi, per disputare le prime gare ufficiali di questa stagione, è già tempo di presentazioni in casa Lazio. I sette acquisti estivi compreso Vecino - che con Provedel diventeranno otto - nei prossimi giorni si concederanno alle domande dei giornalisti durante le conferenze stampa indette a Formello. Ad aprire le danze sarà allora Nicolò Casale, difensore prelevato dall'Hellas Verona per 7 milioni di euro più 3 di bonus. Chiesto a gran voce da Sarri da mesi, dovrà esser bravo a rispettare le attese. Intanto, allora, ecco come si è espresso il centrale classe '98.
Il ds Tare introduce il giocatore: “Buongiorno a tutti. Apriamo questa nuova presentazione degli acquisti per la nuova stagione ’22/’23. È un giocatore che che è stato acclamato tutta la stagione passata dai media dai tifosi e dallo stesso nostro allenatore, che aveva una grande considerazione del giocatore. La società ha accolto questa sua richiesta con entusiasmo. E quello che il ragazzo ha dimostrato in questa prima fase della preparazione conferma tutte le nostre aspettative. Ha fatto molto bene l’anno scorso con il Verona e speriamo che si ripeta anche con noi alla Lazio. Con obiettivi maggiori ma soprattuto con un grande futuro roseo sia per lui che per la nostra società. Lascio la parola a Nicolò, in bocca al lupo e benvenuto”.
L’ultima gara col Verona era contro la Lazio. Ti aspettavi di vestire questi colori?
“Buonasera, è stata l’ultima gara di campionato e sapevo che da un po’ che c’era questo interesse della Lazio. Ma sono andato in campo non sapendo ancora nulla, essendo ancora un giocatore del Verona. Poi in pochissimi mesi mi sono trovato qua e sono molto felice perché nonostante le voci che giravano volevo fortemente questa cosa e sono riuscito ad arrivare a termine”.
Che significa questo trasferimento per te e le tue caratteristiche, perché si dice che puoi ricoprire più ruoli?
“Trasferimento importantissimo, grande step della carriera. Due stagioni fa giocavo in Serie B, è un bel salto. Devo dimostrare tanto. L’anno scorso ho fatto tutti e tre i ruoli della difesa, ho fatto anche il quinto. Non è il mio ruolo ma mi sono adattato. Ho giocato più a sinistra ma sono destro, è più semplice per me a destra. Quest’anno cambia il modulo, mi devo adattare velocemente ma con questo grande allenatore e questa grande squadra sarà più semplice”.
Si parla spesso della difficoltà del cambio della linea difensiva. È vero? Stai trovando difficoltà? Sarri e i collaboratori ti stanno aiutando? E la Nazionale è un obiettivo?
“Sicuramente c’è differenza, soprattutto se si fa una stagione con idee totalmente diverse. Ho avuto la fortuna di giocare in passato con la difesa a quattro, forse riuscirò più velocemente ad assimilare il tutto. Ho trovato delle difficoltà ma l’obiettivo è adattarsi il più velocemente possibile. La Nazionale penso sia il sogno di ogni giocatore che ambisce al massimo”.
Sarai assente per il giallo con la Lazio alla prima di campionato: ci hai ripensato? E mi sembra che la difficoltà maggiore sia che nel sistema di Sarri il primo riferimento sia la palla: cosa cambia per un difensore?
“Cambia tutto, l’anno scorso l’idea era di marcare l’uomo stretto a tutto campo. Giocando sinistra marcavo esterni destri, quest’anno è tutto l’opposto rispetto al passato. Però siamo qua ancora in fase di ritiro per lavorarci e migliorare, per farmi trovare pronto subito”.
Quanto è stato importante Sarri per il tuo trasferimento? Ci hai parlato e se sì cosa ti ha detto?
“Quello che ha detto anche prima il ds: Sarri mi ha voluto dormente e mi ha spinto molto questo. Al di là della grandissima società che è la Lazio. In passato Sarri ha avuto grandi difensori e sono cresciuto molto con lui, questo mi ha spinto a venire qui”.
Ad Auronzo hai trovato tanti tifosi, che effetto ti ha fatto?
“È stato bellissimo, sapevo di trovare una tifoseria molto caloria ma trovarne così tanti a 600 chilometri è stato bellissimo. Ne abbiamo parlato tutti, è stato un momento molto bello e importante”.
In cosa Sarri potrà aiutarti molto a crescere? E come ti sei trovato a giocare accanto a Patric e Romagnoli?
“Voglio migliorare su tutto: quanto fatto in passato non basta, bisogna guardare sempre avanti. Basta poco per essere dimenticati. Devo crescere ancora in tutto, ho ogni giorno questo pensiero. Ovviamente stare al fianco di giocatori con molta esperienza aiuta, ho sempre qualcosa da rubare”.
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