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RIVIVI IL LIVE | Lazio-Bayern, Sarri: “Affrontiamoli da squadra, non è impossibile”

Sarri
Tutte le parole del tecnico biancoceleste Maurizio Sarri intervenuto nella consueta conferenza stampa di presentazione in vista del Bayern
Michele Cerrotta

Conto alla rovescia quasi terminato: domani la Lazio riprenderà il proprio cammino in Champions League. Con l'etichetta di "Davide" Immobile e compagni avranno l'obbligo di scendere in campo con la testa sgombra e la fame di onorare la competizione contro il gigante Golia. La sfida sarà di certo proibitiva ma come ha sottolineato Sarri al gruppo stesso: "Servirà divertirsi, magari uscirà fuori qualcosa di bello". Sarri che, intervenuto in conferenza stampa, ha presentato la gara contro il Bayern Monaco.

Con quali armi una missione apparentemente impossibile può diventare possibile?

Pensando che non sia impossibile, se partiamo con questo presupposto siamo già sconfitti. Loro sono favoriti, ma dobbiamo andarci con entusiasmo perché è una gara bella da vivere. E dobbiamo andarci con fiducia, per provarci a tutti i costi. Con faccia tosta e senza secondi pensieri, vedremo cosa dirà il campo”.

Che sensazioni ha quando gioca con una squadra che starà sempre nella vostra metà campo?

Soffrire tutti insieme, da collettivo. Con queste squadre ci saranno momenti di grande sofferenza e difficoltà da affrontare e superare. È inevitabile quando le squadre sono di questa levatura. Bisogna fare il contrario di quanto fatto in Supercoppa: non dobbiamo essere in balia degli eventi ma dobbiamo affrontarli”.

A che punto è l’operazione recupero leggerezza?

Alla fine i momenti di pesantezza vengono fuori inevitabilmente. Soprattutto quando lavori per tre o quattro anni con lo stesso allenatore: certe cose diventano pesanti da affrontare. Non bisognerebbe scordarsi che il nostro è un gioco oltre che un lavoro. Non parlo di diventare superficiali ovviamente, ma bisogna tornare ad avere il senso del divertimento in campo assumendoci tutte le responsabilità del caso. Se si spenge il bambino, si diverte meno anche l’adulto. In gara e in allenamento servirebbe questo spirito, ricordando che siamo privilegiati e che facciamo per lavoro qualcosa che ci piace e che avremmo fatto forse anche pagando”.

Che Bayern ti aspetti?

Mi aspetto un Bayern forte: anni fa dovevo preparare una gara con il Real Madrid e trovai una squadra diversa da quella in campionato. Sono squadre che in campionato possono sbagliare qualche partita, ma in Champions non sbagli”.

In Champions non hai mai rinunciato a Vecino, ma a Cagliari Cataldi verticalizzava.

Oggi Vecino non stava molto bene, non dovrebbe essere un problema enorme. Decideremo domani mattina”.

Con il rientro di Immobile non è il caso di avvicinare Luis Alberto all’area?

Luis Alberto è il nostro centrocampista più offensivo, nella stragrande maggioranza delle azioni gli dovrebbe giocare vicino. Ma a lui piace giocare tanti palloni e a volte si abbassa. Io ho giocato tanto col trequartista, ma quello che voglio io Luis non lo può fare. Mi servirebbe uno che attacca gli spazi, Luis è bravo a gestire la palla. E ha imparato ormai a fare il centrocampista vero, sono contento così. Quando una squadra perde una gara si parla sempre di cambio modulo: per me è una cazzata. Nelle ultime quindici gare abbiamo fatto 29 punti. Siamo in difficoltà perché abbiamo sbagliato completamente la parte iniziale della stagione. Ci sono stati errori di percorso pesanti, che stiamo pagando ancora oggi”.

Sta pensando a una manovra difensiva diversa? A una squadra più compatta e protetta?

Se dico di giocare con entusiasmo e fiducia e metto un difensore in più sto dicendo una cosa non vera e che non mi rende credibile. Facciamo la nostra partita, senza tanti secondi pensieri. Poi sarà il campo a farci fare una gara di un certo tipo”.

A che punto è il progetto Sarri? Si può andare più avanti?

A quello che serve la società ci penserà il presidente, io dico la mia. Si parla tutti, di tante varianti, ma poi nei campionati vincono le squadre col maggior fatturato. Poi ci sono casi straordinari. Penso si possa fare bene anche non essendo tra le massime potenze nazionali, con organizzazione nella ricerca dei giocatori. Ma gli investimenti saranno determinanti”.

Come stanno Rovella, Patric e Zaccagni?

Patric ha fatto l’allenamento con noi ma ha qualche difficoltà nello scontro fisico. Zaccagni è ancora fuori, ieri senza tacchetti riusciva ad allenarsi ma con gli scarpini ha ancora dolore nei cambi di direzione. Rovella ha un inizio di pubalgia che si è acutizzato ed è in difficoltà”.

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