Ormai tutto pronto per l'esordio stagionale europeo della Lazio di Maurizio Sarri. Domani sera alle 21 la Prima Squadra della Capitale inaugurerà il Girone F contro il Feyenoord di Arne Slot. Dopo le questioni extra campo di questi giorni è tempo di tornare a pensare e soprattutto parlare del calcio giocato. Presso la sala conferenze di Formello, il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri si è espresso in conferenza stampa proprio in ottica dell'esordio europeo contro il Feyenoord e non solo.
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RIVIVI IL LIVE | Lazio, Sarri in conferenza: “L’Europa è sempre importante”
"L'obiettivo nel breve periodo in Europa League è quello di scongiurare il passaggio del turno attraverso i play-off, domani in questo senso sarà già una gara importante, tutte le sfide europee sono complicate"
Un commento sull'apertura del fascicolo da parte della Procura?
"Quello che è successo è evidente, io come responsabile ho l'obbligo di difendere i miei calciatori, la società e tutto il popolo laziale e lo rifarei. Sarà lavoro per il mio avvocato e penso che avrà tanto da lavorare quest'anno. Ora però parliamo d'Europa".
Che tipo di partita si aspetta? Cataldi invece visto la squalifica partirà titolare e che prospettiva ha di crescita?
"Nel calcio ci sono giocatori che ci mettono di più a maturare forse Danilo è uno di questi. Sta giocando in un ruolo in cui serve esperienza. Ora comincia ad avere età e esperienza giusta e sta facendo bene questo ruolo,deve salire un po' dal punto di vista fisico ma mi sembra in crescita. Il Feyenoord è una buona squadra, non una tipica del nord europa perché ha un ottimo qualità di palleggio. Giocano con tre trequartisti sinistri di ottimo livello è una squadra di livello. Sono secondi in Olanda stanno facendo bene".
Che tipo di portanza date a questa competizione tra gli obbiettivi e gli errori da non commettere?
"L'anno scorso abbiamo fatto un buon girone con squadre molto forti, purtroppo l'ultima sfida non siamo riusciti a vincerla. Non penso che abbiamo fatto male neanche con il Porto. Non siamo in un momento in cui si può prediligere una competizione più che un altra. Se dovremmo scegliere speriamo venga più tardi possibile".
L'ipotesi di vedere Vecino centrale esiste o solo in caso di emergenza?
"Può anche farlo ma come detto richiede esperienza di ruolo. Al momento lo teniamo come carta di riserve in quel ruolo a partita in corso
Contro il Napoli c'è stata una Lazio che ha confermato quanto di buono fatto, poi c'è stato una sorta di black out. C'è il rischio di soffrire i tre impegni anche in Europa?
"Dal punto di visto fisico non penso. Il nostro indice di efficienza più alto che con l'Inter. Si è creata una problematica di distanza contro il Napoli che ha comportato corse dispendiose e poche efficaci".
Lo scorso anno ha sofferto le gare ravvicinate, ha sensazioni positive in questo senso?
"Io lo spero perché dopo l'Europa League abbiamo pagato più dal punto di vista mentale che da quello di vista fisico. L'EL è quasi infattibile visto che si giocano 4 partite in un mese e momenti di relativo riposo si stanno già riducendo e con questo di giocare di lunedì, mai successo lo scorso anno, e che non succederà quest'anno. Da questo punto di vista è una competizione più cattiva rispetto alla Champions. Ma non dobbiamo darci un alibi. Perché alla fine le condizioni giuste per giocare le hai in 4/5 partite. Bisogna concentrarsi a fare bene sempre".
A proposito dell'Europa League quanto è importante questa competizione per la crescita del club?
"Io ho anche il record di imbattibilità in Europa. L'Europa è sempre importante. Noi siamo della mentalità ancora di essere superiori a molti campionati esteri anche se non è così. Le italiane in Europa si esaltano poco. Per la crescita di una società e di una tifoseria far bene in Europa è fondamentale".
Come stanno i giocatori acciaccati e se è preoccupato per la forma della rosa?
"Non sono preoccupato . I dati sono di ottimo livello, anche rispetto allo scorso anno. Le medie sono superiori e l'aspetto positivo è che stiamo migliorando anche a livello di accelerazioni. Le gambe sono sempre a disposizione del cervello. La testa fa la differenza. Noi bisogna crescere a livello delle prestazioni mentali. Romagnoli sta bene".
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