C'è una fetta importante di storia della Lazio in palio in Baviera, dove i biancocelesti si giocano contro il Bayern Monaco un clamoroso accesso ai quarti di finale di Champions League. Traguardo storico, raggiunto solo una volta in 124 anni di storia e nell'epoca in cui al posto degli ottavi di finale si disputava un secondo girone. Missione difficile ma tutt'altro che impossibile per la Lazio, reduce dal successo all'andata tra le mura amiche e arrabbiata dopo i torti nel match contro il Milan. Per presentare la partita di domani sera è intervenuto intanto in conferenza stampa all'Allianz Arena insieme a mister Sarri Ciro Immobile. Queste le sue parole.
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RIVIVI IL LIVE | Bayern-Lazio, Immobile: “Voglio una squadra unita. La chiave…”
Pensi che la delusione nata dopo la gara col Milan si possa trasformare in energia?
"Si, abbiamo avuto questa arrabbiatura ma non dobbiamo portarci nervosismo perché già la gara è difficile di suo e queste cose possono farci pensare negativamente a quello che dobbiamo fare in campo. Dal punto di vista tecnico tattico col Milan abbiamo giocato bene e posso dire che non meritavamo di perdere".
Da capitano come hai caricato il gruppo? Questa impresa, forte del primo round, è un po meno impossibile?
"Questa è un'altra carica di responsabilità. Se vuoi fare qualcosa di importante o vuoi essere ricordato non esistono cose semplici. Dobbiamo avere la stessa determinazione, spirito di squadra che abbiamo avuto in casa. Dovremmo aggiungere qualcosa in più perché saremo in trasferta".
Qua ti conoscono, c'è da aspettarsi un discorso su come si resiste qui?
"Io di mio lo faccio in ogni stadio. Per la gara di domani non voglio nemmeno fare qualcosa in più perché appesantirei una situazione che già è abbastanza nervosa perché sappiamo cosa ci giochiamo. Voglio che la squadra sia unita e che giochi l'uno per l'altro. Solo così puoi battere una squadra così".
In Champions ci si torna tramite il campionato. Il ranking è uno stimolo?
"Noi crediamo nella crescita che stiamo avendo dal punto di vista di squadra ma anche con staff e società. Essere qui per la Lazio è motivo di soddisfazione e per noi rappresentare l'Italia forse lo è ancora di più. Sappiamo per l'Italia cosa vuole dire. Non vedo poi tutto quel divario con gli altri campionati, tranne la Premier. Stiamo cercando di crescere. come nazione e noi come club Queste gare per noi sono importantissime anche per il futuro".
All'andata hai vinto la sfida con Kane. Quanto ti inorgoglisce avere una media più alta di lui in Champions?
"Io mi confronto sempre con i migliori e Harry è uno dei migliori nel nostro ruolo. Ho incontrato tanti campioni e tanti bomber cercando di rubare con la massima umiltà cercando di migliorare sia tecnicamente che mentalmente. Kane si vorrà rifare ma ci penseranno i difensori (ride ndr)."
Meglio giocare un Europa piuttosto che in Italia dopo la gara col Milan? Che evoluzione èp stata per la tua Lazio dal tuo arrivo?
"Se dovesse raccontare la mia evoluzione e quella della Lazio dovremmo stare qui fino a domani. Quando sono arrivato a Formello ci stava giusto il parcheggio della macchina. Ora è la gente che vuole venire a vedere come è diventato. Quando sono arrivato io non giocavamo le coppe, ora ci giochiamo un quarto di finale di Champions. Per noi è importante poter giocare domani e buttare via le scorie della gara con il Milan".
Quale è stata la chiave del match d'andata? Si può riproporre domani?
"Credo che la vera chiave sta che tutti hanno fatto tutto quello che si era provato. Nessuno ha voluto strafare e nessuno ha voluto fare il salvatore della patria. C'è stata coesione di movimenti, di aiuti e tutto quello che ci ha portato a vincere".
Quest'anno la Lazio ha dimostrato di soffrire certi ambienti. Può essere questa la prova di maturità?
"Saremo dei pazzi a pensare che non sarà un ambiente infuocato. Tutto sarà difficile, abbiamo avuto difficoltà ma non voglio appesantire la squadra di discorsi. Voglio che tutti stiano tranquilli".
Il modo in cui è arrivata la sconfitta col Milan ha dato una spinta in più per domani? Che emozioni provi tu personalmente?
"Io sono d'accordo col mister sulle sensazioni positive. Ho visto uno spirito e una voglia di combattere. Per quanto riguarda me: sono super orgoglioso di indossare la fascia da capitano in una gara così".
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