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Ha vestito per cinque anni la maglia del Lecce, poi per nove stagioni quella della Lazio. Quella salentina e quella biancoceleste sono le due squadre della carriera di Cristian Ledesma, oggi allenatore della Primavera dell’Ascoli. E proprio l’ex capitano della Lazio è intervenuto sulle colonne della Gazzetta dello Sport per presentare la gara del Via del Mare. Queste le sue parole.
Ci arriva meglio il Lecce, è d’accordo?
“Beh, la squadra di Giampaolo ha vinto due delle ultime quattro partite, si è risollevata in classifica. L’umore è buono. Ma anche la Lazio sta bene”.
Nonostante lo 0-6 subito con l’Inter?
“Sì e spiego perché. È stata una sconfitta pesante, ma piena di attenuanti. La Lazio aveva giocato molto bene per mezzora, poi la partita è cambiata, ci sono stati anche gli infortuni dei due centrali e già mancava Romagnoli: certe giornate possono capitare”.
Pensa quindi che la squadra di Baroni sia pronta a ripartire?
“Quello che ha fatto nel corso di questa stagione non può essere cancellato da una sconfitta, per quanto molto pesante. Quindi sì, credo che possa ricominciare ad esprimersi come ha fatto fino alla scorsa settimana”.
Quando si era guadagnata il titolo di sorpresa della Serie A.
“Meritatamente, aggiungo io. Perché il calcio di Baroni è bello e divertente. Piace soprattutto il modo in cui tutta la formazione contribuisce ad entrambe le fasi”.
Tra i singoli chi l’ha colpita?
“Facile dire Guendouzi, Rovella, Tavares. A me impressiona invece Dele-Bashiru per come sta progredendo. Sono sicuro che crescerà ancora tanto”.
Nel Lecce invece?
“Beh, qui non posso che dire Dorgu, davvero impressionante. Ha tutto per diventare un giocatore top. Penso sia già pronto per un grande club”.
Altro colpo di Corvino.
“Il direttore è uno dei segreti del Lecce. L’altro è un ambiente che è l’ideale per un giocatore, e lo dico perché l’ho vissuto da dentro”.
Giampaolo è l’uomo giusto per centrare la terza salvezza?
“Grande allenatore. È partito molto bene. La sua mano si vede ancora poco perché lui è uno di quei tecnici che ha bisogno di tempo. Però è riuscito subito a cogliere i risultati, che è la cosa più importante per una squadra che deve salvarsi. Io sono convinto che ce la possa fare”.
E la Lazio dove può arrivare?
“Spero in Champions. Sarebbe un traguardo straordinario. Se Baroni e i suoi giocatori continueranno ad esprimersi come fatto finora hanno concrete possibilità di farcela”.
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