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RIVIVI IL LIVE | Lecce-Lazio, Sarri: “Domani sarà dura. Calendario? Non può essere casuale”

Maurizio Sarri
Il tecnico biancoceleste interviene dalla sala stampa di Formello per presentare la sfida che andrà in scena domani sera al Via del Mare

Tutto pronto per il ritorno in campo. Oggi riparte la Serie A e domani Immobile e compagni faranno il proprio esordio al iVia del Mare di Lecce. Una sfida delicata contro un avversario che nelle ultime stagioni ha messo in difficoltà la Lazio. Lo sa bene mister Sarri, chiamato a fare le scelte migliori per centrare il terzo esordio vincente su tre da allenatore biancoceleste. Proprio il tecnico d'adozione toscana è intervenuto in conferenza stampa per presentare la prima sfida di questa nuova stagione.

Domani si inizia, la sua terza alla Lazio. Cosa chiede e che tipo di campionato si aspetta?

"E' lo stesso campionato, difficile. Ci sono squadre più attrezzate di noi, lo scorso anno abbiamo beneficiato che alcune squadre per l'Europa hanno lasciato punti in campionato. Non penso che questo si ripeta quindi sarà ancora più difficile. I valori sulla carta sono difficili, noi siamo qui per cercare di ribaltarli ma sulla carta ci sono le stesse difficoltà".

Che Serie A sarà?

"Mi sembra che sia un in leggera crescita. Non prendo per oro colato quanto fatto lo scorso anno dalle squadre italiane in Europa ma mi sembra in crescita".

Lei lo scorso anno parlò di miracolo, quest'anno servirà un altro miracolo o è un obiettivo concreto?

"I valori sono in linea con quelli dello scorso annoquindi andrà fatto qualcosa ai limiti delle nostre potenzialità"

I nuovi come si stanno inserendo?

"Sono quasi tutti indietro a livello di condizione in particolare Rovella per un piccolo infortunio e Kamada che è stato fermo un po'. Solo Isaksen mi sembra già in condizione ma nell'interpretazione del ruolo nella nostra squadra è ovviamente indietro".

Il mercato di Lotito è iniziato in ritardo, è soddisfatto di questi primi 5 acquisti? Serve ancora qualcosa?

"Se a 24 ore dalla partita si parla di mercato è un problema: per me è già uno scandalo che sia aperto a campionato iniziato, così come a gennaio. In Italia si lamentano dei mercanti che hanno in mano il calcio ma che legge abbiamo fatto per evitarlo. Il mercato dura il triplo di 30 anni fa se si fanno leggi per portare a questo poi non ci si deve lamentare. Mi risulta difficile parlare di mercato già mi girano i c******i che devo andare domani con giocatori coinvolti in situazioni di mercato. Posso dire una cosa sul mercato: non ho mai sentito tante c*****e come quest'anno. Preferisco parlare di Lecce".

Avete rinforzato dei ruoli. Ci può raccontare il discorso tecnico relativo a Kamada?

"Può pestare le stesse zolle di campo di Sergio ma ha caratteristiche diverse. La squadra giocherà in maniera leggermente diversa. Noi siamo migliorati a livello di rosa. Nell'undici è da vedere".

Lo scorso anno aveva sottolineato la difficoltà del calendario. Il prossimo anno sarà un po' meglio per voi? Nota una facilità maggiore rispetto lo scorso anno.

"Quello è tutto da vedere: Ciò che conta sono le energie mentali. Giocare il giovedì è roba difficile se devi fare 4 ore di aereo e giocare poi la domenica. Il down a livello mentale dopo una gara viene fuori per forza di cose. Quest'anno a livello di energie qualcosa di meglio sicuramente c'è ma vedremo quanto ci costerà a livello fisico. Sul nostro calendario penso che giocare nelle prime quattro tre trasferte contro Napoli, Juventus e Milan è impossibile praticamente. Penso non sia un calendario casuale".

Non è semplice che lei resti 3 anni. Al terzo anno ha sempre raccolto tanto: cosa si aspetta?

"Io negli ultimi anni sono stato più volte più di tre anni sulla stessa panchina. L'Empoli per i risultati che dovevo ottenere era forte così come il Napoli. A noi ci viene chiesto qualcosa sempre sopra ai limiti delle nostre potenzialità. Qui è difficile quantificare, ho visto giocatori crescere ma ora bisogna pensare alla continuità. Già dal primo minuto della prima giornata. Non sarà facile passare dalla modalità pre campionato a quella dei tre punti. Giochiamo in uno stadio difficile. Penso sia l'unico stadio dove non ho mai vinto, giochiamo con l'umiltà di incappare nelle difficoltà e superarle. Sarà una gara da prendere con grande umiltà".

A sensazione è aumentatala cilindrata? Cosa intendeva quando ha parlato del calendario?

"E' incredibile che una squadra arrivata seconda incontra nelle prime giornate incontri tre squadra finite nelle prime cinque. Noi siamo migliorati a livello di rosa, non so a livello di undici".

Quest'anno sono 50 anni dal primo scudetto: è uno stimolo in più? Cosa significa per lei?

"Alle generazioni attuali è difficile spiegarglielo. Noi abbiamo avuto la sfortuna di ricordarlo ma la fortuna di viverlo. Chi ha vissuto la Lazio per diverse stagioni lo sa, ho ragazzi che hanno un'idea precisa di cosa ha significato. Per un danese e un giapponese servirà più tempo (ride ndr). Se la Juventus trovasse motivazioni nel festeggiare ogni anniversario sarebbe dura. Per me son quelle storie che ho vissuto in piena giovinezza e quando vivi storie così intense a quell'età lì ti rimangono impresse tutte la vita".

In questi due mesi che squadra ha visto? Ha ricevuto le risposte volute? Lazzari?

"Lazzari ci sono delle gare dove è indispensabile. Sono contento di quello che sta facendo, puntiamo tanto su di lui ma così vale per tutti. L'approccio è stato buono, la preparazione è preparazione: caratterizzata da vari momenti. Ha anche poco significato in questo momento dell'anno. C'è chi soffre il caldo, chi l'eccessivo carico di lavoro. Pensi che partano male poi esplodono. I riscontri partiranno da domani. Sta mattina abbiamo fatto uno degli allenamenti più difficile della mia vita, con questa temperatura. A me non piace che si facciano calendari stile Inghilterra senza considerare che noi siamo quasi in Africa".

Lei è venuto alla Lazio per tanti motivi. Lei all'inizio di quella stagione ritrova quelle caratteristiche? Quell'entusiasmo?

"Le caratteristiche della società nonostante i cambi sono le stesse. Con tutti i pregi e difetti inevitabili. Ognuno ha le sue caratteristiche. Io mi ritengo un ottimo formatore di squadre ma ho bisogno di molto tempo per caratterizzarle".

Luis Alberto può assumere quell'importanza in più senza Milinkovic?

"Luis l'ho visto bene, ognuno con le proprie caratteristiche aveva la sua importanza. Penso che sarà importante come la scorsa stagione. Ha avuto dei problemini che lo hanno rallentato ma sono cose risolvibili in breve".

Ci sarà possibile vedere qualcuno di nuovo?

"Sicuramente. Sono ancora in ritardo nell'inserimento. A me ci vuole tempo per farlo. Questi tempi sono una difficoltà ma qualcuno sicuro per uno spezzone lo metteremo dentro. Kamada non è pronto fisicamente però è giocatore fatto. La prestazione te la può tirare fuori in qualsiasi modo. Gli altri hanno bisogno del loro tempo. Quando ero giovane si vedeva soffrire Platini i primi mesi. Piano piano ce la faremo a mettere tutti".

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