Lecce-Lazio, Dionisi a volte fiscale ma non ha colpe per il buio biancoceleste

Primo Tempo

Cinque minuti di studio poi spazio all'agonismo: Dionisi interviene 3 volte in 3 minuti a sanzionare la troppa foga di Felipe Anderson e Banda prima e Marusic poi. Prime proteste per la Lazio al 22°: il fischio di Dionisi, che sanziona l'intervento di Kamada su Gendrey, non convince molto Immobile e compagni. Nessun dubbio sulla posizione di Luis Alberto prima e Immobile poi in occasione del vantaggio biancoceleste. Partita che scorre in un agonismo elevato ma mai scorretto con il fischietto de L'Aquila che interviene a più riprese nel corso del primo tempo ma mai per sanzionare falli scorretti o cattivi. Proteste di Strefezza allo scadere del primo tempo quando Dionisi non interviene su un sopsetto blocco da parte di Patric. Il direttore di gara fa giocare e il brasiliano del Lecce, anche nei sottopassaggi, prova a farsi sentire.

Secondo Tempo

Secondo tempo che si apre all'insegnano di un agonismo decisamente più alto. Salgono i ritmi dell'incontro e sale l'intensità di entrambe le squadre con Dionisi che è costretto più volte a fermare il gioco. Arriva al 68° il primo giallo della partita ai danni di Strefezza, sanzionato per le troppe proteste dopo il fischio a punire il blocco di Blin su Luis Alberto lanciato in ripartenza. Al 71° contatto Pongrarcic-Immobile: punita senza conseguenza la smanacciata del capitano della Lazio. Il giallo in casa Lazio però arriva neanche 60 secondi dopo: destinatario Isaksen che atterra con un intervento in netto ritardo Ramadani, il provvedimento è inevitabile. Al minuto 80 Gonzalez si prende il secondo giallo in casa Lecce, punita la sua trattenuta su Isaksen che si era smarcato con facilità. Al 94° Pellegrini pareggia il conto dei gialli: in netto ritardo la sua scivolata su Almqvist.

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