ROMA - L'ex difensore della Lazio, Luciano Zauri, ha parlato ai microfoni di Radiosei:
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Lazio, Zauri: “Champions? Io ci credo ancora. Ma ora testa al Bologna”
L'ex difensore e capitano della Lazio, Luciano Zauri, è tornato a parlare della sua vecchia squadra e degli impegni che l'attendono
L'AMARA CHAMPIONS
"Se a sbagliare sono gli attaccanti davanti alla porta, il risultato non cambia e resta sullo zero a zero. Se invece a sbagliare sono i difensori, si rischia di andare sotto. Musacchio contro il Bayern ha commesso un errore grave, ma ha reagito e da questo valutiamo la stoffa del calciatore. La Lazio aveva preparato la sfida in un certo modo, e ci era anche riuscita, ma l'errore ha condizionato il resto della gara. Il Bayern da quel momento lì si è trovato la strada spianata. La Lazio sperava in qualcosa di diversi. Tuttavia, non me la sento di puntare il dito addosso a Musacchio. Sarebbe troppo facile. Perdere in maniera così netta fa riflettere tutta la squadra. I biancocelesti sono forti, ma i loro avversari lo sono di più. Ora bisogna pensare a ripartire. Scendere in campo con la formazione migliore per tentare di passare il turno. Senza lasciare che il caso decida nulla".
MISTER INZAGHI
"E' un grande allenatore che si è saputo costruire nel tempo. Gli è stato dato un giocattolo praticamente perfetto. Anche a Roma la piazza non è facile. Ti esalta e ti butta giù in un attimo. Lui e la squadra hanno un grande rapporto. I complimenti vanno anche alla società che rema insieme al resto del gruppo. Bene anche Marusic che si è adattato a giocare sia a destra che a sinistra. Si vede che crede nei propri mezzi ora".
MUSACCHIO CHE PECCATO
"Ha alle spalle una carriera di alto livello, ma l'errore lo condizionerà. Non sta vivendo un momento positivo. Io lo considero ancora un difensore affidabile che potrebbe giovare ad Inzaghi. Ovviamente l'errore rimarrà impresso, ma nemmeno per lui dev'essere stato facile ritrovarsi subito a giocare certe partite. Dovrà riprendersi".
LA SFIDA CON IL BOLOGNA
"Ogni sconfitta ti porta via un po' di certezza, condizionando anche le partite successive. Non sarà facile, Mihajlovic è un grande allenatore e la sua squadra ha le carte in regola per vincere. I capitolini dovranno sudare molto se vorranno fare risultato".
QUEL MATCH CON LA FIORENTINA
"Se rivedo le immagini di quella partita e della mia "parata", la prima cosa che faccio è cercare lo sguardo dell'arbitro. Per nostra fortuna non ha visto nulla e ci siamo salvati. Non vado fiero di quanto successo, ma è stato l'istinto a spingermi. Alla Lazio è stato un continuo crescendo di emozione. Ne ho vissute talmente tante che ricordare solo un aneddoto sarebbe riduttivo. La Lazio ti entra dentro anche se è una maglia pesante. Io l'ho portata con onore e orgoglio".
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