Non vuole mancare contro l'Hellas Verona Mattia Zaccagni. Torna, di nuovo, nella città dove è esploso calcisticamente, dove ha militato dal 2013 fino agli ultimi giorni di agosto 2021, quando la Laziolo prelevò dai gialloblù per una cifra inferiore ai 1o milioni di euro acquistando quello che era da poco diventato il capitano del Verona. Oggi, invece, è il capitano dei biancocelesti, che domenica alle ore 18 faranno visita alla squadra di Paolo Zanetti al Bentegodi.
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Zaccagni tenta il recupero lampo: la Lazio ha bisogno del suo capitano
Una sfida cruciale, che può dare agli ospiti un punto saliente da cui far ripartire la propria rincorsa alla Champions League che li vede attualmente quarti in classifica, agevolati da qualche pareggio negli scontri diretti tra le inseguitrici. La Lazio cerca la prima vittoria del nuovo anno solare, il derby non ha inaugurato in maniera positivo il 2025 e il pareggio casalingo contro il Como nel turno precedente ha rovinato la festa dell'Olimpico per il 125esimo anniversario del club.
Baroni aspetta il miglior Zaccagni. Acciaccato nella stracittadina da dimenticare per i biancocelesti, è poi stato costretto a saltare la gara contro i lariani per la diffida scattata per l'ammonizione ricevuta nel derby per un fallo su Dybala. Il capitano biancoceleste è in dubbio per il match di domenica: si è affaticato nei giorni scorsi, troppa era la voglia di dare una mano ai suoi compagni nonostante il turno di squalifica. Gli esami strumentali di mercoledì hanno scongiurato hanno scongiurato problemi seri, una contrattura minima lo costringe oggi a stringere i denti a meno di 48 ore dalla sfida contro la sua ex squadra.
Vuole esserci a tutti costi il numero 10, leader tecnico e non solo della squadra di Baroni che tanto bene ha fatto nella prima parte di stagione al netto di qualche piccolo intoppo. Non si allena da due giorni ma il recupero lampo è una sua specialità, ci ha abituato a fermarsi precauzionalmente e ritrovare comunque la forza e le condizioni fisiche necessarie per giocare partite anche più importanti. L'impegno è cruciale, Ibrahimović è appena arrivato e andrà in panchina mentre Noslin è quasi inutilizzabile. Tocca a Zaccagni provare a depennare un altro problema dalla lista di avversità dell'avvio di 2025 biancoceleste.
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