A Firenze ha colpito ancora con un colpo di testa in torsione su un assist gioiello - l'ennesimo - di Milinkovic. Mattia Zaccagni ha iniziato al meglio questa stagione. L'arciere in 9 presenze in Serie A ha già scoccato 3 frecce dal suo arco: Napoli, Spezia e Fiorentina. E messo a referto anche 3 assist per i propri compagni di squadra. Dal suo approdo in biancoceleste l'exploit dell'ex Verona è sotto gli occhi di tutti. Così come la sua evoluzione da ala sinistra nel 4-3-3 di Maurizio Sarri. Ruolo in cui qualcuno non lo riteneva adatto, affibbiandogli l'etichetta di adattato in quella posizione.
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Lazio, Zaccagni ancora a segno: che inizio di stagione per l’Arciere
Numeri in netta crescita rispetto a quelli della passata stagione: nell'annata 2021/22 in cui il classe 95' aveva collezionato 4 gol in 29 presenze totali in Serie A con la Lazio. Ai quali va aggiunta una doppietta quando ancora vestiva la maglia del Verona. Ora Zaccagni si è conquistato il ruolo da titolare fisso sulla corsia mancina, relegando Pedro ad un ruolo di super riserva di lusso. In questo inizio di stagione è il calciatore che ha subito più falli dell'intera Serie A (31), a testimonianza del fatto che chi se lo trova davanti deve cercare sempre di prendergli le misure a suon di pestoni o rischia di prendergli la targa ogni qual volta viene puntato. Molto più continuo: lo scorso anno si era spesso acceso ad intermittenza. Fiammate e momenti meno brillanti, come il suo inserimento a Roma. Ha avuto bisogno di carburare e di certo l'infortunio a settembre dello scorso anno ha rallentato il suo ambientamento. Ora, a distanza di un anno, è un pezzo perfettamente inserito all'interno del meccanismo di Sarri e gioca nel segno della continuità. Perché le cose sono indissolubilmente legate: quando l'intera squadra trova continuità Zaccagni ne giova e quando Zaccagni trova continuità ne trae benficio l'intera squadra.
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