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Zaccagni
E' tornato in grande stile Mattia Zaccagni: prima di questa settimana, era stato fermo da fine ottobre per una forte gastroenterite, che lo avevano costretto ad alzare bandiera bianca sia per la gara casalinga vinta per 3-0 contro il Genoa che per la goleada esterna contro il Como, quando Noslin lo aveva rimpiazzato in entrambe le occasioni, tra l'altro trovando la prima gioia personale in biancoceleste contro il Grifone.
Titolare ieri sera, come giovedì contro il Porto in Europa League, ha giocato un primo tempo su ottimi livelli, trovando spesso la combinazione con Nuno Tavares, con cui ha ammesso nel post-partita di trovarsi benissimo anche negli scambi posizionali, e soprattutto trovando il gol che oggi vale alla Lazio il gruppetto di testa con Atalanta, Inter e Fiorentina, ad una sola lunghezza dal Napoli capolista.
Il giorno dopo il cinquantesimo compleanno di Alessandro Del Piero, suo idolo calcistico, Zaccagni trova un gol alla Pinturicchio e sbroglia un match non facile per la sua Lazio: prima fa le prove, prende le misure al 33' quando colpisce in pieno il palo con un tiro a giro morbido, che sembrava esaurirsi proprio in fondo alla rete. Poi, solo tre minuti più tardi, trova un gioiello assoluto: aspetta un movimento di Tavares, poi si libera centralmente e calcia veementemente di collo interno sul secondo palo.
Turati può solo sperare, cade l'arcigna resistenza del Monza che aveva provato a costringere la Lazio sulla parità giocando una partita attenta con la linea difensiva davvero bassa. Un gol in trasferta che mancava da quasi otto mesi: era marzo quando segnava il suo ultimo gol lontano dall'Olimpico in campionato nel match rocambolesco vinto dai biancocelesti contro il Frosinone per 2-3. Un gol che può valere tanto per la classifica ed il morale della Lazio e dello stesso Zaccagni.
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