Ci sono serate che per prestigio entrano nel cuore dei tifosi e nella storia del club. Due anni fa esatti la Lazio di Simone Inzaghi celebrava il ritorno in Champions League dopo 13 anni dall'ultima volta. L'esordio non è dei più facili: all'Olimpico arriva il Borussia Dortmund guidato dal bomber norvegese Erling Haaland. Una partita che si gioca, di fatto, a porte chiuse per la situazione pandemica, salvo 1000 invitati all'Olimpico. La notte però è un trionfo biancoceleste e al triplice fischio la partita si conclude con un 3-1 in favore dei capitolini. Un ritorno in Champions League con i fiocchi, celebrato da una vittoria contro un avversario di livello assoluto.
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Lazio, due anni fa la vittoria in Champions contro il Borussia Dortmund
La partita
—Una Lazio che parte fortissimo contro i gialloneri: bastano soltanto 6' a Ciro Immobile, grande ex di serata, per stappare la partita. Lucas Leiva ruba un pallone gestito male dai tedeschi al limite dell'area e innesca Correa. L'argentino vede il movimento di Immobile che al centro dell'area di rigore calcia di sinistro e trova l'angolino della porta difesa da Hitz. Biancocelesti che raddoppiano al 23': sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Luis Alberto è Luiz Felipe a trovare il colpo di testa vincente. Decisiva la deviazione di Hitz, con la UEFA che assegna l'autogol al portiere svizzero. Il primo tempo si chiude con la Lazio avanti 2-0 nel punteggio. Nella ripresa Haaland riesce a lasciare il segno e al 71' riapre la partita. Passano solo sei minuti dal gol del norvegese e i biancocelesti chiudono il discorso con Akpa Akpro. L'ivoriano corona un esordio in Champions da sogno, sfruttando un pallone a rimorchio di Immobile e trovando il gol del definitivo 3-1 per la Lazio.
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