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Baroni
Al termine della gara tra Lazio e Verona è intervenuto in conferenza stampa il tecnico degli scaligeri Marco Baroni. Queste le sue parole.
Cosa è cambiato tra i due tempi? Sembra che Duda e Suslov dopo gli infortuni siano calati: come stanno?
“Le responsabilità sono mie. Sono qui per prendere il meglio dai ragazzi. Alcuni giocatori devono trovare la condizione migliore sotto l'aspetto mentale. È solo questo, niente di fisico o tecnico. La squadra ha fatto una buona partita, purtroppo come lo scorso weekend hanno inciso i cambi. Quando una squadra come la Lazio mette Zaccagni, Pedro, Vecino, Hysaj, Immobile devi essere a quell'altezza, a quel livello. Loro possono far gol, ma noi abbiamo sbagliato troppo individualmente. Nel secondo tempo le occasioni loro sono nate da errori nostri. Lo sapevamo, l’avevamo preparata. Nonostante questo da lì sono venute le loro occasioni più nitide. Noi allo stesso tempo abbiamo avuto qualche pallone che potevamo gestire meglio. La squadra, però, c'è ed è pronta per questo finale. Venire qui contro questa squadra è complicato. Appena abbiamo cambiato modulo sono andati in difficoltà, rimane il dispiacere che con un po’ più di attenzione potevamo far meglio".
Dopo il cambio modulo qualcosa è cambiato…
“Era preventivato il cambio, l’avevo detto alla squadra: hanno troppe soluzioni tecniche, appena ho visto che non facevamo pressione siamo andati a uomo. Se li porti in area prendi gol. In questi campi il gol lo prendi, per far risultato devi segnare anche tu. Non si può pensare di venire qui e ottenere punti senza segnare, anche se noi siamo stati bravi togliendo molto a loro. Per me la squadra ha fatto bene, peccato soltanto che ci serviva un apporto diverso nel secondo tempo. Loro hanno trovato entusiasmo e noi ci siamo impressionati da due o tre situazioni in cui abbiamo perso palla in uscita, già quando partono mettono paura, quando rubano palla tirano in porta, è inevitabile. Eravamo già stati bravi a evitarlo, peccato per questo".
Per buona parte del match avete tenuto bene il campo.
“Noi non dobbiamo pensare alla classifica, né ad altro. Dobbiamo solo affrontare gara dopo gara e preparare bene le partite perché non si può sbagliare. Non dobbiamo avere timore, ora arriva la parte più importante. Sarebbe un errore guardare oltre, devi guardare sotto i piedi e andare forte”.
Come mai non fate costruzione dal basso?
“È un bel tema. Serve predisposizione, non mi piace mettere in difficoltà la squadra. Quindi quando una squadra come noi spende molto in costruzione per questioni anche tecniche, preferisco togliere questo peso. Poi quando possiamo la facciamo, ma non partendo dal portiere per questo motivo. Sono rarissime le conclusioni a rete partendo dal portiere, poi andremmo in difficoltà”.
La salvezza del Verona passa dallo stadio di casa.
“Il pubblico è una certezza, sempre detto che bisogna essere sempre tutti insieme senza mai mollare. Oggi i tifosi hanno fatto sacrifici, sono venuti in tanti. C’è un po’ di rammarico, ma la prestazione ci lascia comunque su delle certezze che ora dovremo avere fino alla fine. Quando si arriva qui devi pensare solo al presente, senza andare oltre. Rischi solo di bruciare energie che non ci servono”.
Ha cambiato diversi giocatori rispetto alle ultime uscite. Come mai?
“Abbiamo avuto qualche problemino purtroppo. Dawidowicz nel riscaldamento non era al 100%, stessa cosa per Centonze e Vinagre. Non erano al meglio, non volevo rischiarli. Vinagre ha una brutta distorsione. Abbiamo provato a gestirli, anche numericamente ne avevamo bisogno. Sapevamo avremmo speso tanto, serviva energia”.
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