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Lazio-Venezia
Ricomincia ufficialmente la stagione della Lazio nuova di zecca, targata Marco Baroni. I biancocelesti scendono in campo all'Olimpico contro il Venezia in un Olimpico da 40mila anime. Conferma le indiscrezioni della vigilia il tecnico toscano, puntando sul 4-3-3 con Noslin, Castellanos e Zaccagni davanti. A centrocampo spazio a Dele-Bashiru, che completa il terzetto insieme a Rovella e Guendouzi. In porta confermato Provedel, davanti a lui il quartetto composto da Lazzari, Casale, Romagnoli e Marusic. Esordio ufficiale anche per il nuovo Venezia di Eusebio Di Francesco, in campo all'Olimpico con un 3-4-2-1 d'assalto.
Inizia nel peggiore dei modi il campionato della Lazio, subito sotto dopo tre minuti di gioco. A colpire per gli ospiti è Andersen, che approfitta di un errore di Rovella e trafigge Provedel con un gran destro a giro. Ci mette solamente sette minuti a recuperare lo svantaggio la Lazio: fa tutto Castellanos, che recupera palla su Svoboda al limite dell'area di rigore e batte Joronen nell'uno contro uno. Si alzano altissime le proteste biancocelesti al 17' per un fischio di Tremolada che interrompe il duo Rovella-Castellanos lanciato a rete: anche dopo il replay rimangono moltissimi dubbi.
La pressione biancoceleste non accenna a diminuire. Ottimo il pressing alto, che in almeno un paio di situazioni crea difficoltà alla difesa del Venezia. Da qui nasce l'occasione per Zaccagni, che vede il suo destro indirizzato all'angolino deviato in calcio d'angolo. Trema a quindici minuti dal termine la porta di Provedel, con il tiro di Zampano che finisce di pochissimo a lato, dalla stessa zona del gol subito in avvio di partita. Connessione Noslin-Castellanos sull'asse di destra, con il colpo di testa dell'argentino che finisce di un soffio al lato, con la doppietta a un passo.
E' ancora Noslin il fattore nel finale del primo tempo. E' infatti da una sua giocata che viene assegnato il calcio di rigore siglato poi da Zaccagni per fallo di Sverko su Castellanos. Destro preciso del capitano biancoceleste, imparabile per Joronen. Prima del fischio finale del primo tempo, sia Dele-Bashiru che Marusic sfiorano il terzo gol.
Nessun cambio nel secondo tempo, con entrambe le squadre che ripartono con i rispettivi undici della prima frazione di gioco. Prova a rendersi pericolosa anche su calcio d'angolo la Lazio con Casale, che riesce a colpire bene al 51' spedendo però il pallone tra le braccia di Joronen. Sfiora qualche minuto più tardi l'eurogol Castellanos, con il Venezia che si salva grazie alla traversa e a un ottimo intervento del suo portiere. Il primo cambio in casa biancoceleste è a centrocampo: entra Vecino per Rovella, rientrato da poco dopo un problema alla caviglia.
Pericolosa iniziativa del Venezia a venti minuti dal termine, nonostante un fallo abbastanza netto su Casale fischiato in ritardo da parte di Tremolada. Cresce comunque l'intensità degli ospiti, intenti a cercare il gol del pareggio: la Lazio si difende e tenta di ripartire per chiudere il match. Cambia gli esterni Baroni a 15' dal termine: dentro Isaksen e Tchaouna al posto di Noslin e Zaccagni. Il gol della sicurezza arriva qualche minuto più tardi. Ottima azione biancoceleste con imbucata di Guendouzi per Lazzari: pallone dentro rasoterra e autogol di Altare. Continua il duello tra Castellanos e Joronen: altro legno per l'argentino, che si libera alla perfezione ma colpisce il palo pieno a portiere battuto. Sfiora nuovamente la quarta rete la Lazio: cross di Pedro, deviazione di Castrovilli e colpo di testa di Tchaouna, che spedisce alto a porta vuota.
Il match si conclude con il risultato di 3-1 in favore della Lazio. A segno Castellanos, Zaccagni e a chiudere l'autogol di Altare. Buona prestazione dei biancocelesti, che recuperano il gol di svantaggio subito a freddo in avvio. L'appuntamento, adesso, è per sabato alle ore 18:30 a Udine.
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