Matias Vecino si prepara al suo secondo anno in maglia Lazio e vuole arrivare pronto al ritiro di Auronzo di Cadore. Il centrocampista uruguagio è stato un affidabile jolly per Sarri, che lo ha schierato sia da mezzala che da regista davanti alla difesa. La sua prima stagione con l'aquila sul petto si è chiusa però in maniera difficile dal punto di vista fisico. Mati infatti è alle prese con un problema al ginocchio destro che lo tormenta da anni, ha terminato il campionato convivendo con un'infiammazione. Ora vuole riprendersi definitivamente e ha scelto di continuare a lavorare durante le vacanze estive.
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Lazio, Vecino lavora per l’infortunio al ginocchio: punta il ritiro di Auronzo
L'uruguagio rinuncia agli impegni in Nazionale e lavora per farsi trovare pronto per la preparazione estiva sotto le Tre Cime di Lavaredo
Non vuole saltare il ritiro, come accaduto lo scorso anno poiché arrivò in biancoceleste ad agosto da svincolato e con la Lazio che aveva già concluso la preparazione sotto le Tre Cime di Lavarado. Vecino ha optato per una terapia conservativa, il problema è gestibile con il riposo e terapie specifiche. Ecco perché ha scelto di non prendere parte agli impegni con l'Uruguay del nuovo ct Bielsa, rimanendo a lavorare per ottimizzare il recupero. Sta seguendo le terapie, la tabella di marcia dovrebbe portarlo ad essere arruolabile fin da subito per la preparazione estiva. Vuole arrivare al 9 luglio (giorno in cui è previsto il raduno del gruppo a Formello) pronto a partire per il Veneto.
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