Ha stravolto qualunque tipo di equilibrio esistente Marco Baroni: è stato abituato a farlo, come quando salvò il Lecce con grande merito e anticipo rispetto alla tabella di marcia. O, meglio ancora, come quando, a gennaio 2024, ha raccolto le macerie di un Hellas Verona completamente ristrutturato dopo il calciomercato invernale e ha confezionato una salvezza quasi insperata e, addirittura, con un turno d'anticipo.
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Lazio, tutti pazzi per Baroni: il rinnovo del tecnico diventa una priorità
Lo ha fatto, di nuovo, contro l'opinione degli addetti ai lavori. Il tecnico toscano è arrivato alla Lazioin sordina, senza alcuna pretesa, nella sua testa l'obiettivo era uno solo: ricompattare velocemente uno spogliatoio spaccato e decisamente rattristato da una stagione probante dal punto di vista psicologico. Forse il compito più difficile, considerata la quantità di calciatori scontenti nella rosa biancoceleste e l'apporto mancato di questi.
Oggi ha conquistato tutti: il lavoro e lo spirito di abnegazione sono la base del lavoro di Baroni, che alla sua squadra chiede sempre atteggiamento e prestazione prima ancora di qualunque tipo di risultato, perché "solo attraverso l'aspetto prestativo si possono ottenere certirisultati", come direbbe lui stesso .E che risultati: dopo quindici giornate di campionato sono trentuno i punti ottenuti, appena due in meno della Lazio di Inzaghi che aveva fatto sognare i tifosi biancocelesti durante la stagione 2019/2020.
Sono tanti i rimandi alla storica annata condita dalla Supercoppa italiana, il ritorno in Champions League e uno Scudetto inseguito e solo sfiorato, ma la traccia più nitida che mette in comune due realtà del genere, così distanti tatticamente e tecnicamente, è il trasporto del popolo capitolino, innamorato del suo condottiero e di una squadra dall'atteggiamento sempre lodevole, che non cede una sola contesa del pallone e che vuole sempre comandare l'avversario in campo.
Lotito gongola, sa di aver azzeccato in estate la scelta dell'allenatore, certamente una delle decisioni più contestate e meno condivise della sua gestione. Ci ha creduto, lo ha sempre difeso e lodato e oggi raccoglie i frutti di una scelta oculata, sì ambiziosa ma ponderata. E adesso il rinnovo diventa una priorità: blindare il tecnico toscano è obbligatorio, l'aria che si respira dalle parti di Formello è troppo positiva ed è necessario blindare l'ambiente da agenti esterni che possono danneggiare questa Lazio.
Non c'è, ovviamente, un'urgenza di carattere temporale, ma la durata del contratto di Baroni potrebbe essere allungata fino al 2027 o 2028 per confermare la fiducia al tecnico ex Hellas Verona. Anche le cifre dell'accordo cambieranno: dal milione più bonus attualmente attualmente percepito si dovrebbe passare ad un compenso addirittura raddoppiato, i bonus stavolta coincideranno anche con le ambizioni personali del tecnico biancoceleste.
A 61 anni, mister Baroni si gioca con grande classe e spirito di sacrificio la più grande chance della sua carriera da allenatore: non vuole fare proclami, sulla linea del suo stesso Presidente Lotito, per lo Scudetto c'è un percorso troppo lungo e fare calcoli anzitempo non andrebbe a giovare al suo collettivo, che vuole proteggere come fosse in una teca di vetro. Perché l'attuale percezione, in casa Lazio, è quella di una bolla felice, in un tutt'uno tra la squadra biancoceleste, la società ed il suo popolo. Uniti più che mai.
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