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Tudor
Non ancora autore di un vero e proprio miracolo sportivo, ma i mesi di Igor Tudor alla guida della Lazio sono stati, numeri alla mano, positivi. Il calendario agevole, eccezion fatta per l'inizio da incubo, ha facilitato il compito del croato che però ha avuto il merito di prendere una squadra mentalmente piatta e ridargli nuova linfa. Hanno fatto però riflettere alcune esclusioni e la gestione di alcune partite. Non può comunque essere tempo di nuovi ribaltoni, con Lotito e Fabiani che sperano che la scelta paghi ancor di più la prossima stagione. A campionato finito Tudor si riunirà con il diesse per definire al meglio i piani di mercato. Sarà compito del tecnico quello di tracciare i profili con la società chiamata invece a scegliere i nomi. È stato così con Sarri, sarà così con Tudor.
Il mercato però non sarà l'unico tema di discussione: Tudor ha il contratto in scadenza nel 2025, con la società chiamata a fare una scelta. Senza un rinnovo si rischierebbe di minare la sua posizione agli occhi di uno spogliatoio non nuovo a colpi di testa. L'altra faccia della medaglia però racconta di un rinnovo che invece rischierebbe di far restare prigioniera la Lazio senza una vera certezza per il futuro. Una soluzione da poter prendere in considerazione è quella dell'inserimento di una clausola di salvaguardia che permetterebbe alla società di rinnovare il contratto di Tudor ma cautelandosi (clausola proposta anche a Sarri ma rifiutata dal tecnico). L'alternativa sarebbe rinviare il tutto a stagione in corso ma sottoponendo tutti in maniera reiterata a test di fedeltà.
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