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Lazio, Tudor: rivoluzione e cura al mal di gol? I numeri delle sue squadre…

Edoardo Pettinelli Redattore 
Il tecnico croato continua a spingere sul 3-4-2-1: le sue idee di gioco possono aiutare la Lazio a risolvere i problemi in zona offensiva

C'è tanta curiosità per la prima di Tudor, come per un grande film di Hollywood. Anche perché in conferenza stampa il nuovo tecnico biancoceleste non ha regalato spoiler sulla rivoluzione tattica della sua Lazio"Non voglio entrare a parlare di questo, è un qualcosa che resta tra spogliatoio e campo". Nessuna anticipazione ma a Formello continua a spingere sul suo tradizionale 3-4-2-1, chissà se già da subito contro la Juve ma ogni seduta d'allenamento va verso questa direzione. Ciononostante ha confessato di voler preservare il lavoro sulla linea difensiva di Sarri, sebbene in contrasto con la sua idea di andare uomo contro uomo.

La Lazio ha scelto di sposare Tudor, il suo calcio e le sue idee di calcio offensivo, intenso e verticale. Filosofia che può aiutare i biancocelesti a superare le difficoltà offensive con cui convive dall'inizio della stagione. Appena 46 centri in 40 partite, la Lazio fatica a trovare soluzioni. La fase offensiva corale, con 7 giocatori, del tecnico croato può essere il rimedio per ritrovare continuità in zona gol. D'altronde i numeri delle sue vecchie squadre confermano: a Verona e Marsiglia ha tenuto una media di 1,8 gol a partita. E un'altra costante è la capacità di esaltare le qualità dei numeri nove, di buon auspicio per ritrovare un Immobile ad alti livelli e aiutare la crescita di Castellanos.


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