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Maurizio Sarri
Per la prima volta rispetto alla scorsa stagione, la Lazio è riuscita a fare meglio. Se dopo dodici giornate i biancocelesti di Simone Inzaghi nel 2020/21 erano riusciti ad ottenere 18 punti, ora con Maurizio Sarri ne sono già stati portati a casa 21. Un miglioramento di tre lunghezze rispetto ad un anno fa. Uno dei tanti segnali che sta incoraggiando il presidente Claudio Lotito ad avanzare la proposta di rinnovo contrattuale nei confronti del suo attuale tecnico. Dopo la sconfitta con l'Hellas Verona in trasferta e il conseguente ritiro, qualcosa sembrerebbe essere cambiato nella testa dei capitolini che ora si sono portati a -1 dal quarto posto in classifica. Piazzamento valido per strappare un pass per la prossima fase a gironi della Champions League.
Lo scorso campionato la Lazio giocò le prime dodici giornate in maniera piuttosto diversa da quella attuale: faticando contro le big, ma avendo le meglio contro le medio piccole. Tra i risultati più clamorosi, si ricordano ancora oggi i pareggi in rimonta contro i nerazzurri meneghini e la Juventus. Così come le brutte sconfitte contro Hellas Verona, replicata quest'anno, Atalanta e Sampdoria. Ad oggi, invece, contro le big non c'è stata storia. In Serie A, infatti, la Lazio ha perso un solo scontro diretti, contro il Diavolo, ma ha già battuto i meneghini campioni d'Italia in carica, la Roma nel derby e ha pareggiato contro l'Atalanta fuori casa. Anche per questo gli incontri al rientro dalla sosta, contro la Juve e Napoli, diventano fondamentali.
Un altro dato soddisfacente è quello della differenza reti. Nel campionato 2020/21 la Lazio era riuscita a segnare 18 goal nelle prime dodici sfide e a prendere 20. Quest'anno, invece, ne sono già stati realizzati 25 e subiti e 19. Per la bellezza di due goal e passa messi a segno in ogni incontro. Insomma, il passaggio dal 3-5-2 al 4-3-3 sembrerebbe essersi indirizzato verso la strada giusta. La rivoluzione guidata da Sarri è finalmente partita e sembrerebbe destinata ad arrivare lontano.
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