Perde la Lazio di Sarri contro il Torino, mai battuto nei quattro precedenti. Dopo tre pareggi, arriva la sconfitta di misura per i biancocelesti che fanno poco ma hanno molto da recriminare per un arbitraggio discutibile del fischietto ligure Ghersini. Al termine della gara proprio l'allenatore biancoceleste si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Di seguito le parole di Maurizio Sarri.
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Lazio-Torino, Sarri: “Campionato falsato dal punto di vista sportivo. Saremmo folli a…”
Pensa che l’arbitraggio possa avere influito anche sull’atteggiamento dei calciatori?
“L’atteggiamento è stato buono. Con un arbitraggio così si finisce in 10 o 9, io non l’avrei finita e ne sono sicuro. L’arbitraggio ha influito, il gol arriva da un fallo laterale battuto dentro il campo. Come fanno in 7 - 4 in campo e 3 in sala Var - a non accorgersene? Il rigore su Hysaj mi sembra netto. Poi ci sono valutazioni che riguardano noi e che vanno fatte. Io ho avuto la sensazione che la squadra non fosse brillante, forse è un nostro errore. Abbiamo pensato fosse la giusta settimana per fare grandi carichi di lavoro per arrivare a fine stagione, ma forse non abbiamo tenuto in considerazione il cambio di temperatura e l’abbiamo un po’ pagato. Infatti abbiamo avuto il classico andamento delle squadri meno brillanti”.
Nel finale ha avuto la sensazione che l’episodio per il gol potesse arrivare?
“Sì, che potesse venire fuori c’era. Ma il fatto che abbiamo concluso molto meno rispetto alla mole di gioco creata penso sia indicativo che a livello di brillantezza qualcosa ci sia mancato”.
Vecino oggi ha faticato? Marcos Antonio invece sembra essere entrato bene.
“Marcos se entra nel momento in cui hai preso in mano la partita è un palleggiatore di livello. Se entra quando la squadra fa fatica, probabilmente va in difficoltà. Che abbiano queste qualità di palleggio è indubbio”.
Rispetto ad altre gare si sono notati meno in sovrapposizione i suoi terzini. C’era molto spazio dietro gli esterni perché il Torino teneva la diesa alta. È mancato un po’ di coraggio e di forza?
“Era una situazione non semplice, loro fanno un possesso molto basso e poi sul retropassaggio vengono via di 70-80 metri. Ti alzano e abbassano di continuo, nel primo tempo non abbiamo avuto la continuità per tenerli in area e per i terzini era difficile. Poi quando ci siamo riusciti siamo stati molto più offensivi ed è stato più semplice per i subentrati”.
Luis Alberto e Milinkovic marcati a uomo: soffri il fatto di voltarti in panchina e non avere giocatori all’altezza?
“Mi fai sempre domande per farmi lamentare della rosa, prima o poi ci riuscirai (ride, ndr). È anche difficile avere un altro Milinkovic o un altro Luis Alberto, è normale. Noi non abbiamo un livello top Europa, stiamo cercando quello top Italia. È ovvio che in panchina non ci sia un giocatore dello stesso spessore. Ma Marcos è entrato e ha fatto bene, Vecino ha fatto fatica e stava troppo schiacciato sulla linea difensiva. Ma la situazione è questa. Che si fa? Si alza bandiera bianca o si prova? Si prova”.
Cosa ne pensi dei punti alla Juventus?
“Dal punto di vista legale non posso dare un parere, non ho le conoscenze e le competenze. Dal punto di vista sportivo il campionato è falsato. Tieni tre mesi una classifica, poi dici di aver sbagliato ma anche che forse potrebbe cambiare. Si va a falsare l’aspetto sportivo. Spero che la giustizia sportiva abbia il buon gusto di dare le dimissioni, così non funziona ed è palese. Dal punto di vista legale invece non te lo so dire”.
Se al termine della partita contro l’Inter la Lazio sarà tra le prime tre, si mette in discesa?
“È una questione di logica. Prima di questa gara ne mancavano 8 e ho fatto vedere la classifica ai ragazzi. Abbiamo ripreso tanti punti alle concorrenti in queste gare, vuol dire che in queste gare si può stravolgere una classifica. Se poi incappi in due settimane balorde si stravolge in negativo. Non era facile prima e non è impossibile ora. Dobbiamo solo fare punti, se si pensa che ora sia facile si rischia di perdere motivazione. Se pensiamo di aver acquisito qualcosa siamo folli”.
Un pensiero sui tifosi?
“Io penso che la curva abbia apprezzato lo spirito con cui la squadra abbia avuto la voglia di cercare il risultato. La maglia l’abbiamo sudata, poi posiamo aver giocato male o bene, ma dal punto di vista della maglia oggi la squadra è inattaccabile. E penso che questo la squadra lo abbia apprezzato”.
Come stanno Zaccagni e Immobile?
“Ciro due giorni fa ha fatto palestra, poi un giorno di campo da solo e ieri l’allenamento con la squadra. Ha detto di non sentire grandi ripercussioni, minimi dolori alla spalla e niente al costato, e si è dichiarato disponibile per uno spezzone di partita. Zaccagni forse ha preso un colpo, lo stavano fasciando alla caviglia. Spero sia un colpo e non una distorsione ma non ho parlato con il medico”.
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