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Lazio, Torino chiude il cerchio: Guendouzi ritrova il gol sull’asse marsigliese

Nuno Tavares e Guendouzi
Da Torino a Torino: il francese interrompe il digiuno che durava da febbraio e torna al gol su assist di Tavares sull'asse tra ex Marsiglia
Stefania Palminteri Redattore 

Da Torino a Torino, il cerchio si chiude e la porta avversaria torna a sorridergli. Dopo partite a correre più di tutti, un piattone di forza per sbloccare la partita contro i granata. Ritrova il gol Matteo Guendouzi, il quarto con la maglia biancoceleste, gli mancava proprio dall'ultimo precedente nella città della Mole, lo scorso 22 febbraio. Il francese è sempre più leader carismatico di una Lazio che sembra appartenergli da tempo. Si è imposto con Sarri, ha archiviato in fretta la parentesi Tudor (con cui il rapporto non è mai decollato fin dai tempi del Marsiglia) e si sta consacrando con Baroni da mediano in un centrocampo a due, ma in una nuova veste.

Sta evolvendo il suo gioco: non è più soltanto il classico macina-chilometri, ma un primo costruttore di gioco che unisce quantità e qualità ormai con costanza. Anche ieri ha registrato più di 11 chilometri in campo (meglio solo Rovella con 12,6) e si è messo in mostra come il migliore in campo per passaggi sulla trequarti riusciti (10).

Con Baroni è tornato a esprimersi ai livelli abituali, rispetto al finale di stagione con Tudor, che, però, si tiene indirettamente il merito di essere l'allenatore con cui il francese condivide una stagione a Marsiglia con Nuno Tavares. Lo stesso calciatore che Guendo ha spinto a legarsi alla Lazio in estate. E la solita freccia incontenibile che a Torino si è tenuto in serbo uno dei 4 assist già registrati per l'amico in maglia numero 8. Nella vittoria contro i granata c'è anche la firma della colonia marsigliese biancoceleste.