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ROMA - Qualche minuto prima del, presunto, fischio d'inizio di Lazio-Torino, i microfoni di Radio Punto Nuovo hanno intervistato il membro del Collegio di Garanzia dello Sport, Angelo Maietta. Queste sono le sue parole sulla situazione, molto delicata, tra i biancocelesti e i granata. La gara verrà rinviata a data da destinarsi:
"Se continuiamo a parlare di Juventus-Napoli, significa che non è stata compresa la ratio che ha concluso il capitolo. La storia ormai è già vecchia. Non vedo perché dovremmo discuterne ancora. Ci saranno dei processi decisionali lenti. Il tema è questo: comprendo che, dal punto di vista giornalistico, la vicenda faccia notizia. Tuttavia, dal punto di vista del diritto sportivo, le cose assumono un aspetto diverso. Più volte ci siamo detti che l'errore è stato della Lega e della FIGC: la sentenza delle sezioni unite ci ha dato chiarezza. Non me la sento di fare differenze. La sentenza di Juventus-Napoli è arrivata nel periodo in cui il protocollo era ancora agli albori. Dopo tutti i chiarimenti del caso, sarebbe stato sbagliato far partire il Torino. Questo è quello che le sezioni unite ci hanno comunicato: se le condizione previste del protocollo non sono attuabili, bisogna procedere con il piano B. Ora non rammento a memoria il protocollo, ma c'è ancora la possibilità di schierare tredici atleti in campo. Capisco che tra un calciatore e l'altro potrebbero essere una differenza di valori, ma la prima cosa è applicare il protocollo. L'ASL ha detto che, per via degli otto contagiati, il Torino non poteva partita. Credo che la decisione delle autorità competenti sia stata corretta. Non mi aspetto tre gradi di giudizio, ma solo uno. Per il Collegio di Garanzia, i principi sono per il corretto funzionamento di tutte le norme. In presenza della stessa casistica, nessun tribunale federale potrà decidere in maniera diversa dal Collegio di Garanzia".
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