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Lazio-Torino c’è il rinvio, ma un’altra vittoria morale per Lotito

Lotito pesa a due tecnici stranieri

Dopo la Corte, anche il Collegio di Garanzia pronto a dar torno al presidente, che nelle motivazioni trova però la sua soddisfazione per il risconoscimento della "slealtà" di Cairo

redazionecittaceleste

Nella sconfitta un’altra vittoria. Dopo aver scongiurato i punti di penalizzazione e l’inibizione sul caso tamponi, Lotito incassa pure il successo nel “merito” delle motivazioni della Corte Sportiva. «Lazio-Torino dello scorso 2 marzo si dovrà rigiocare», è la sentenza, ma «la condotta del club granata non sarebbe stata improntata ai canoni della lealtà sportiva e correttezza bensì della furbizia. Perché ha tratto profitto dal provvedimento, a carattere interpretativo, peraltro su richiesta del Torino stesso, adottato dall’ASL in data 1 marzo 2021, che desta più di una perplessità». In pratica, il ricorso biancoceleste sul 3 a 0 a tavolino è stato respinto in secondo grado solo per una questione d’incompetenza sportiva: «Questa Corte non può delegittimare né disapplicare i provvedimenti amministrativi, adottati da una autorità statale o, come nel caso di specie, territoriale; trattasi, invero, di “atti amministrativi di fonte superiore rispetto alle norme federali, che cedono di fronte ai medesimi”». Richiamata così la sentenza del Collegio di Garanzia del 7 gennaio 2021 su Juve-Napoli, che aveva ribaltato proprio la condanna della Corte d’Appello sul comportamento dei partenopei. Dunque ora su Lazio-Torino non poteva fare altrimenti: «Questa Corte non può che richiamare la portata precettiva della decisione dell’istituto del Coni ed è solo per questa ragione che deve aderire alle conclusioni del Giudice Sportivo, non senza, però, avere sottolineato, con forza, come fatto dallo stesso Giudice di prime cure, che “Resta, altresì, anche in questo caso del tutto integra e impregiudicata l’eventuale attività di inchiesta, e i conseguenti esiti, della Procura Federale in ordine al rispetto dei Protocolli scientifico-sanitari FIGC validati dalle Autorità statali”». Secondo richiamo al pm Chinè ad aprire nuove indagini ed eventualmente procedimenti disciplinari, ma in questo momento a via Campania sono concentrati sul ricorso in secondo grado sul caso tamponi.

INCOMPETENZA

Il presidente Sandulli era indeciso, la Corte d’appello s’era presa un giorno di tempo per trovare un appiglio per punire il Torino per abuso d’atti, ma si è dovuta rassegnare a richiamarlo solo nelle motivazioni: «La sua condotta giustificherebbe l’applicazione della sanzione di cui all’art. 53 delle NOIF, ovvero la sconfitta per 0-3, ma gli organi della giustizia sportiva non sono abilitati a disapplicare atti amministrativi, validi ed efficaci fino ad eventuale annullamento anche parziale in sede giurisdizionale ovvero d’ufficio da parte della medesima autorità che li ha adottati». Tradotto: la Lazio andrà avanti, ma perderà anche in terzo grado davanti al Collegio del Coni. Davanti al Tar potrebbe far valere le sue ragioni, ma otterrebbe solo un risarcimento economico. Lotito avrebbe vinto portando a processo sportivo un’eventuale sentenza civile favorevole, ma non c’erano i tempi tecnici (5 mesi nella migliore delle ipotesi) per riuscirci.

SODDISFAZIONE

Lazio-Torino si dovrà comunque rigiocare (la Lega pensa al 19 maggio), ma il presidente Cairo esce colpito da queste motivazioni: «C’è l’accertamento di una sorta di truffa – spiega l’avvocato biancoceleste Gentile – e adesso il Torino dovrebbe andare avanti». Lotito ieri era soddisfatto prima di recarsi nel pomeriggio a Formello per l’approvazione della trimestrale di bilancio, che verrà pubblicata nei prossimi giorni. Quando dovrà essere apposta finalmente anche la firma sul rinnovo d’Inzaghi.

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