Guai a parlare a Sarri di tiki taka. Se gli si chiede cosa sia il Sarrismo, il mister della Lazio risponderà sicuramente dicendo non il tiki taka. Il palleggio delle squadre di Sarri non è sterile, non è in orizzontale. Il tecnico della Lazio punta sulla ricerca della profondità, sul tagliare in due le squadre avversarie. “Non so dare la definizione di Sarrismo, però sicuramente non è un tiki-taka. Il nostro è un palleggio avanti-indietro e poi ricerca in verticale” ha detto Sarri dopo il successo a Bergamo. Affermazioni che in effetti vengono confermate dai dati a partire dal 2016 per arrivare fino a oggi, eccezion fatta per l’anno del successo sulla panchina dei bianconeri. Quasi sempre le sue squadre hanno ottenuto il record di verticalizzazioni.
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Lazio, non chiamatelo tiki taka: il Sarrismo è altro, lo confermano i dati
Come detto fa eccezione la stagione 2019/2020, quando nella speciale classifica arrivò soltanto il secondo posto con 6369 verticalizzazioni, dietro proprio al Napoli. In tutte le altre stagioni, però, il mister biancoceleste ha sempre dominato. Nei due anni sotto il Vesuvio in modo impressionante: 8436 nel 2016/2017, 8.388 un anno dopo. In entrambe le occasioni, con un vantaggio netto sulle seconde (rispettivamente Sampdoria a 6837 e Inter a 6770). E in Premier? Il discorso non è cambiato con il Chelsea: nella stagione 2018/2019 ha dominato la classifica con 7185 verticalizzazioni.
Per quanto riguarda la Lazio, il dato non cambia. Nella stagione 2021/2022 i biancocelesti hanno conquistato il primo posto in questa classifica con 6747 verticalizzazioni, davanti all’Atalanta e al Napoli. E proprio il club partenopeo sta cercando di superare la Lazio nella classifica di questa stagione. Per il momento, escludendo la gara di ieri in attesa di quella dei biancocelesti, il Napoli è davanti a quota 1861 contro le 1772 della Lazio. Non chiamatelo tiki taka: il Sarrismo è un’altra cosa.
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