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Lazio, tifosi come ostaggi: cosa sta succedendo verso la gara col Twente

redazionecittaceleste
Un'ordinanza del sindaco di Enschede costringe i tifosi biancocelesti a non muoversi da hotel presidiati dalle forze dell'ordine: i dettagli

Blindata oltre ogni ragionevole limite. Così si presenta Enschede nella serata di vigilia della gara tra Twente e Lazio, superando i confini del rispetto della libertà altrui. Lo sanno bene i tanti sostenitori biancocelesti già presenti in città, bloccati nei propri alberghi senza possibilità di muoversi neanche per andare a cena. Un’ordinanza lampo, quella emessa dal sindaco di Enschede, che sulla carta vieta l’accesso al centro città ai tifosi biancocelesti ma di fatto li tiene come ostaggi negli alberghi. Sono almeno due - ma probabilmente di più - gli alberghi presidiati dalle forze dell’ordine olandesi che, in tenuta antisommossa, vietano l’uscita ai sostenitori della Lazio acconsentendo al massimo a far ritirare i propri ordini dai servizi di delivery.

Una situazione sperimentata in prima persona anche da un giornalista della redazione di Cittaceleste che, presente a Enschede, è stato bloccato insieme ad alcuni colleghi prima di essere autorizzato a lasciare l’hotel dietro ripetuta insistenza e solo mostrando il tesserino. L’ordinanza, salvo proroghe, rimarrà in vigore fino alle sette di domani mattina, poi per i tifosi sarà attiva la fan zone. Rimane però la macchia di un trattamento inconcepibile nei confronti di tifosi della Lazio che non si sono resi protagonisti di nessun disordine: bloccati in maniera preventiva, costretti senza preavviso a rimanere nei propri hotel, confinati in attesa della partita. Che la città di Enschede non sia in grado di gestire eventi simili è già stato evidente visto quanto accaduto in occasione della gara interna col Fenerbahce. Ma togliere la libertà a persone in questo caso colpevoli soltanto di aver seguito la propria squadra in trasferta non può essere la soluzione. E quanto accaduto non deve affatto passare inosservato.