Non solo il centrocampo, la coperta si accorcia anche in attacco per la Lazio. Il livello d’emergenza non è lo stesso, non per il peso degli interpreti - altissimo quello dell’assenza soprattutto di Pedro - quanto per una semplice questione numerica. Se di fatto l’assenza almeno fino a febbraio di Vecino costringerà agli straordinari Rovella e Guendouzi con ruolo sempre più centrale per Dele-Bashiru in attesa di scoprire quello di Castrovilli, diverso è il discorso in attacco.
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Lazio, tegola dall’infermeria: i tempi di recupero per Pedro e Noslin
Rispetto al passato la coperta è infatti più lunga in avanti e Baroni potrà comunque contare su Isaksen, Tchaouna, Dia, Castellanos e Zaccagni. In ogni caso, salvo sorprese e ricadute, gli ultimi stop saranno meno lunghi di quelli di Vecino. Per quanto riguarda per quanto riguarda Pedro si tratta di una “lesione di basso grado al muscolo semimembranoso della coscia destra”. Uno stop che potrebbe tenerlo ai box per tre settimane, costringendolo a saltare la gara con l’Atalanta ma anche quella con la Roma e quella contro il Como che festeggerà anche i 125 anni di storia della Lazio. Questo, almeno, è ciò che prevede il protocollo. La voglia di rientrare per il derby - da sempre fissato sul calendario del canario - potrebbe accelerare i tempi, ma sarà importante non correre rischi.
Troppo importante infatti lo spagnolo per Baroni: un colpo di fulmine quello del tecnico, che gli ha donato nuova vita allontanando anche in estate le chance di separazione. Discorso più o meno simile per Noslin: la caviglia destra dell’olandese è molto dolorante, ma ieri pomeriggio è arrivata la conferma di aver scongiurato fratture. “Trauma contusivo-distorsivo di media entità” l’esito degli esami, sta di fatto che il calciatore - che ieri ancora zoppicava visibilmente - è da considerare praticamente out per il match con l’Atalanta e molto probabilmente anche per il derby.
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