La Lazio gongola, Tavares affare a tutto tondo. Ma l’Arsenal si è tutelato

Lo stop con la Nazionale avevano preoccupato e non poco l'ambiente Lazio, ora Nuno Tavares è tornato più in forma che mai: contro il Napoli, il terzino portoghese classe 2000 ha retto le avanzate sulla sua corsia firmate dal duo Di Lorenzo-Politano con la complicità di Zaccagni, giocando una gara di grande abnegazione e, soprattutto, mettendo in campo un'altra prestazione di livello assoluto. E', forse, il migliore affare fatto in Serie A quest'anno, l'apporto in termini di partecipazioni al gol, cioè gli 8 assist confezionati in 11 partite stagionali, è enorme, ancor di più se consideriamo la qualità con cui Tavares riesce a districarsi sulla sua corsia e l'intensità proposta in ogni sua avanzata, in ogni sua giocata.

Ne è un chiaro esempio il gol di Isaksen che ha risolto la partita contro il Napoli, nato da una sua imbucata verticale per Noslin, bravissimo poi a giostrare il pallone e a lanciare in porta proprio l'esterno danese. Ha avuto bisogno di un periodo di rodaggio, non era abituato a giocare con questa frequenza da titolare e la sua muscolatura richiede un'attenzione spasmodica in ogni allenamento, per questo Baroni lo aveva lasciato fuori nelle prime due di campionato. Poi l'impatto devastante con il Milan: due gli assist, ma apparse come un vero e proprio uragano sul binario di sinistra. Alla lunga si è confermato, le sue qualità sono straordinarie per quanto riesca ad abbinare corsa e tecnica.

La Lazio ha fatto un colpaccio e lo sa: oggi vale almeno quattro o cinque volte la cifra pagata all'Arsenal per prelevarlo in prestito con obbligo di riscatto, cioè 6 milioni di euro. Il prezzo, però, non è fissato: i biancocelesti non hanno intenzione di venderlo, per il momento. E spunta un retroscena sul suo acquisto: al momento della vendita, riporta il Corriere dello Sport, i gunners avrebbero voluto inserire una clausola del 40% sull'eventuale futura rivendita. Non hanno voluto investire direttamente su di lui i londinesi, ma le indubbie qualità del portoghese classe 2000 erano già note ai dirigenti del Club.