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Si chiude un cerchio per Taty Castellanos. L'attaccante argentino ritrova sul suo percorso l'Atalanta di Giampiero Gasperini: nel precedente dello scorso anno, all'Olimpico, trovò la sua prima rete in magia biancoceleste. L'investimento da circa venti milioni di euro non aveva convinto appieno né l'ambiente Lazio né gli addetti ai lavori: appena sei i gol siglati lo scorso anno da Taty, che aveva pagato lo scotto di una titolarità tutta da guadagnare all'ombra dell'ex capitano Ciro Immobile e il cambiamento radicale riguardo il campionato. Oggi Castellanos è il terminale offensivo di riferimento per i biancocelesti: un attaccante unico per caratteristiche, ancor più se consideriamo le qualità delle pedine offensive a disposizione di Marco Baroni.
Quest'anno ha già eguagliato e superato la soglia dei sei gol fatti, ma la sua crescita è sempre più testimoniata dalle prestazioni e dalle giocate espresse in ogni partita. A Parma, per esempio, aveva trovato il gol in una situazione evidentemente fortuita, restituendo alla Lazio, almeno per quel quarto d'ora finale, una speranza in più per recuperare il punteggio. Contro il Lecce, invece, si è caricato sulle spalle la squadra: al termine di un primo tempo da protagonista ha sbloccato il match su calcio di rigore da lui provocato, che ha quindi costretto i salentini in dieci per il resto della gara. Stasera avrà il difficilissimo compito di provare a vincere il duello contro un avversario proibitivo come Isak Hien, tra i difensori più in forma del nostro campionato. Servirà una prestazione di assoluto spessore per rilanciare in avanti la Lazio e provare a battere la capolista della Serie A.
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