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Lazio, Tare: “Juve, Roma, Milan e Inter sono società tecnicamente fallite”

Igli Tare
Le parole del ds dei biancocelesti sono destinate a fare scalpore: durante una lezione alla LUISS ha attaccato i fondi che controllano le big

redazionecittaceleste

Torna a parlare il direttore sportivo Igli Tare e lo fa senza risparmiare attacchi frontali alla maggior parte delle società calcistiche italiane di vertice. Il direttore sportivo della Lazio ha tenuto una lectio all’università Luiss di Roma. Il ds biancoceleste ha partecipato su invito di Guglielmo Stendardo, ex difensore anche della Lazio e oggi avvocato e professore. Proprio nel suo corso, “ll giurista entra in campo” Tare ha tenuto allora la sua lezione con tema l’“evoluzione del diritto sportivo e dei profili economico-finanziari delle società“. Tra le parole del ds, riportate da salernitananews.it, c’è anche il pesante riferimento alla situazione di società come Juve, Roma, Milan e Inter. Di seguito le parole del ds.

Sono rimaste quattro proprietà familiari, Udinese, Atalanta, Lazio e Napoli. Io sono più per questa gestione, le multinazionali hanno solo interesse commerciale e si perde il bello del calcio: la passione, l’amore. Quei fondi lavorano con gli algoritmi e non vogliono più sapere della storia della squadra e della città. Io sono un fan della vecchia scuola. Cosa manca al calcio? Dei dirigenti aziendalisti, per il fatto che la durata dei contratti varia troppo. Prendete me, sono uno dei dirigenti più anziano in attività in serie A, questo è il mio quindicesimo anno alla Lazio.

Ho la fortuna di lavorare con una società con una gestione virtuosa. Oggi ci sono società, anche di prima fascia, come Juve, Roma, Milan, Inter, che tecnicamente sono fallite ma vengono tenute in vita dal fatto che il sistema ne ha bisogno. È molto importante avere nella società una gestione di lungo termine con progetti importanti per vedere il bene della società”. Parole pesanti che faranno discutere non poco. Ma al di là delle parole di Tare basta dare uno sguardo ai bilanci di determinate società per rendersi conto che ormai sia impossibile negare l’esistenza di una situazione ormai insostenibile nel mondo del calcio italiano e non solo.