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Tare
Il futuro di Igli Tare è sempre più lontano dalla Lazio. Il contratto del direttore sportivo è in scadenza a giugno, ma ad oggi nessun accordo per il prolungamento è stato trovato. E' stato proprio lo stesso Tare ai microfoni di Sky Sport a parlare apertamente della situazione rinnovo.
Si parte dalla Juventus: "Non è stata una situazione facile da gestire. Sapere che una volta sei dentro e l’altra sei fuori cambia anche la motivazione dei giocatori. Purtroppo questa è la situazione, prima si fa chiarezza meglio è per tutti quanti".
Sulla Champions sicura: "La soddisfazione è enorme, è stato frutto di un lavoro enorme fatto da allenatore, giocatori, dalla società che ha permesso di avere a disposizione una squadra di livello. Abbiamo fatto un campionato con tanti momenti positivi, anche qualche momento no, fa parte del percorso di crescita di una squadra che ti permette anche di alzare l’asticella". Poi su Sarri: "Ci siamo regalati dei guanti da pugili, una volta li portava lui, l’altra io. Non so da dove escano tutte queste cose".
Su quello con Inzaghi: "Rapporti diversi, la stima rimane tale anche nei confronti di Sarri, è un allenatore che abbiamo voluto portare alla Lazio. Non è mai stato messo in discussione. Quando si esprime un pensiero, l’ho sempre fatto all’interno, e penso che lui abbia fatto lo stesso. Che siamo dei caratteri forti è fuori discussione, ci lega il bene della Lazio. Entrambi abbiamo cercato di contribuire a raggiungere quest’obiettivo importante".
Si passa poi al suo futuro: "Io sono legato con grande affetto e amore a questa società, ho passato 18 anni della mia vita. I miei figli sono nati e cresciuti a Roma. È un legame che non si spezzerà mai. Il problema è che tra un mese il mio contratto scadrà, dobbiamo valutare insieme al presidente quello che sarà il meglio. Ci penserò bene anche io per il mio futuro". E ancora: "Quindici anni nella stessa società sono tanti, è giusto che a fine di un percorso fare un resoconto di tutto e prendere la decisione giusta. Per me e anche nei confronti della società. Sono chiaro con le mie idee, parlerò di nuovo col presidente ma non ci sono tante cose da chiarire, dobbiamo essere chiari l’uno con l’altro, il bene della società è la cosa che conta di più".
Poi a quello di Milinkovic: "Per il bene di tutti quanti, ci siederemo al tavolo a chiarire questa cosa. Quello che ho detto su di me vale anche per lui, ha un legame molto forte, importante. Il ragazzo ha una stima e affetto nei confronti di società, allenatore veramente grande. Può succedere di tutto, può succedere anche che a fine stagione verrà ceduto in un’altra società".
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