Il mercato non si fa solo di calciatori. Quest'estate anche l'organigramma biancoceleste ha subito importanti cambiamenti. Su tutti tiene banco da tempo il futuro del ds Igli Tare. Da uomo centrale in casa Lazio a figura quasi marginale. Da giorni non si vede più nel centro sportivo della Lazio. Dopo anni non deve più occuparsi di tutto. Ha perso la gestione della Primavera affidata ora al figlio del patron Enrico Lotito affiancato dalla figura esperta di Angelo Fabiani, che da anni gode della cieca fiducia di Lotito (Claudio). A luglio Tare, forse ferito da questo voto di sfiducia da parte del numero uno biancoceleste, aveva meditato anche l'addio. Tare sulla barca Lazio alla fine ci è rimasto e ora appare sereno attendendo in silenzio di capire quale sarà il suo futuro.
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Lazio, Tare quale futuro? La scadenza a giugno con un bivio in arrivo
Bivio
Tra nove mesi, il prossimo giugno, Tare e la Lazio si troveranno davanti a un bivio. Con l'arrivo dell'estate il contratto di Tare scadrà e Lotito questa volta gli avrebbe già dato più libertà per guardarsi intorno. Non ci sono più, come riporta Il Messagero, Eintracht e Milan ma solo la federazione albanese alla finestra. Tare, cosciente di aver perso gran parte del suo potere a Formello, dovrà decidere se rimanere ancora al suo posto originario oppure chiudere un capitolo lungo 14 anni. Ormai si limita ad accompagnare la squadra senza mettere più bocca nelle vicende dello spogliatoio. Se dovesse accettare queste condizioni anche per il futuro non è da escludere un possibile rinnovo. La strada è ancora lunga ma il momento della decisione finale si avvicina insistentemente.
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