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Tudor
Con 132 partite in comune alla Juve, Alessio Tacchinardi è il calciatore con cui Igor Tudor ha condiviso maggiormente il terreno di gioco in carriera. Insieme alla Juve da 1998 al 2005, chi meglio di Tacchinardi può conoscere il nuovo allenatore della Lazio? A tal punto che si vociferava di un possibile ruolo di vice-allenatore per l'ex compagno di squadra. Ipotesi che poteva concretizzarsi la scorsa estate, come dichiarato alle colonne del Corriere della Sera. "Eravamo in contatto per lavorare insieme in estate, ma poi non abbiamo trovato l'accordo col club in questione. Per la Lazio ha scelto uno staff croato ma mi piacerebbe, un giorno, lavorare con lui". - le parole di Tacchinardi che poi analizza la scelta dei biancocelesti e racconta Tudor.
La Lazio con Tudor ha preso la decisione giusta?
«Lasciarlo fermo un anno intero era una follia. Ha sempre ottenuto molti punti, con tutte le squadre che ha allenato. A lui piace un calcio fisico e aggressivo, che trasporta il pubblico».
Quindi molto diverso da Sarri...
«Direi opposto, sia per le idee offensive sia per quelle difensive. Proprio per questo era giusto farlo arrivare subito. In questi mesi deve gettare le basi per la prossima stagione. Bisogna programmare, per me la Lazio ha fatto la mossa perfetta».
La squadra come cambierà?
«Igor non guarda al nome del giocatore, per lui conta il lavoro: è cresciuto nella Juventus dove non ci si accontentava solo di vincere. A Torino ci hanno insegnato ad avere fame sempre, a lavorare duramente con costanza. Lui ha assimilato quell'etica del lavoro. Per questo vuole che i giocatori fatichino».
Ha firmato solo fino al 2025: non è pericoloso cominciare la prossima stagione in scadenza?
«Sono convinto che lui e la Lazio si siano accordati così per conoscersi. Se si troveranno bene, più avanti arriverà anche il rinnovo».
Come sarà la Lazio del futuro?
«Più giovane. Tudor vuole i mastini, non i palleggiatori. In tal senso, secondo me Luis Alberto faticherà. Può giocare sulla trequarti, ma deve pressare il playmaker avversario. A centrocampo con Igor non lo vedo. Lui vuole più gente di gamba ma riesce sempre a trovare l'abito giusto per le sue squadre. Luis Alberto con lui o affoga o si esalta».
E tatticamente?
«Rispetto a Sarri credo che lascerà la squadra più libera di esprimersi».
Sarri ha avuto da ridire sul mercato, Tudor che tipo di tecnico è?
«Se ti affidi a Igor devi sposare il suo calcio. Non chiederà la luna, ma andrà accontentato. Se non sarà soddisfatto lo dirà apertamente».
Caratterialmente?
«Non era intimidito nemmeno quando, giovanissimo, arrivò alla Ju-ventus. C'erano grandi giocatori, di personalità, ma se aveva qualcosa da dire la diceva senza problemi».
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