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Lazio, svolta Flaminio: Lotito ha fissato l’appuntamento in Campidoglio

Lotito
Arriva la mossa ufficiale del presidente biancoceleste: ecco quando salirà in Comune e tutti i dettagli su un progetto che punta in alto
Michele Cerrotta

Annunciato, sbandierato e ora finalmente fissato. C’è l’appuntamento per il Flaminio, arriva la mossa ufficiale di Claudio Lotito. Il presidente della Lazio ha chiamato ieri in Campidoglio, nel giorno in cui la Roma Nuoto ha spedito la lettera protocollata sul Flaminio chiedendo la chiusura della conferenza dei servizi in cinque giorni e con esito positivo. “Noi andiamo per conto nostro” è il mantra di Lotito, convinto di superare ogni ostacolo. Un primo feedback arriverà allora venerdì, quando alle ore 10 il patron biancoceleste salirà in Campidoglio per presentare lo studio di pre-fattibilità di 200 pagine.

Il primo ostacolo si è già palesato nel parere negativo della Fondazione Musica per Roma, che si occupa dell'Auditorium, ma Lotito non si lascia spaventare: “Non m'interessa cosa abbiano scritto nel bilancio 2023, io sto lavorando da mesi con la Soprintendenza, facendo sopralluoghi, e presto vedrete i frutti di un grande progetto, in linea con ogni requisito urbanistico e architettonico” spiega il presidente della Lazio al Messaggero. Anche perché la Lazio fa sul serio e lo dimostra il pre-contratto firmato da mesi con Legends. La multinazionale diventerebbe project manager del progetto, gestendo poi ogni aspetto futuro: la biglietteria, il merchandising e la vendita al dettaglio. Ma non solo.

C’è in ballo anche il discorso sponsor, con Emirates interessato, per aiutare la Lazio in un’operazione stimata in 250-300 milioni di euro. Lo sponsor troverebbe anche spazio sulla maglia, prendendo spunto dal modello Real Madrid a cui Lotito si è ispirato. Attenzione però anche alla proposta di norma presentata dal senatore di Forza Italia Mario Occhiuto mirata a snellire l’iter burocratico per rimodernare gli stadi, dalla semplificazione delle procedure di appalto alla conferenza di servizi in tempi record, passando per incentivi economici e un fondo nazionale. Il progetto, insomma, sta prendendo piede. E lo sta facendo in una duplice veste.

Lo stadio, da 45-49mila posti, sarà proposto al Campidoglio in una doppia versione. Con e senza copertura mobile (con filtri sonori da chiudere per i grandi eventi come i concerti). Lotito fa sul serio, lo dimostra la scelta di affidarsi ai colossi internazionali e di coinvolgere allo stesso tempo la famiglia Nervi insieme alla Sapienza. Pronto anche il piano di viabilità che coinvolge i parcheggi: dietro i tempi lunghi si nasconde un lavoro certosino per far saltare la Lazio al livello delle big del calcio europeo, con numeri da capogiro presentati nel business plan. Venerdì il primo vero atto, sperando non arrivi subito un muro a interrompere il sogno.