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Lo Sturm Graz ringrazia Stegemann, Lazio dovrà sudarsi i primi due posti

redazionecittaceleste

Finisce 2-2 allo stadio Olimpico tra i biancocelesti e gli austriaci, stesso risultato nell'altra gara del girone tra Feyenoord e Midtjylland

Una settimana dopo la trasferta austriaca all’Olimpico il copione cambia di poco. La Lazio, forse anche condizionata dalla consapevolezza del pareggio tra Feyenoord e Midtjylland, approccia alla gara senza premere sull’acceleratore. Lo Sturm Graz prova a giocare e all’11’ ha un’occasione con Ajeti che spara fuori. Pochi minuti prima graziato Prass dopo una trattenuta su una ripartenza di Lazzari. A un passo dal 15’ pasticciano gli austriaci che lasciano una palla pericolosa a Immobile, sfortunato nel rimpallo al limite dell’area. È il segnale che risveglia i biancocelesti, che provano a farsi pericolosi in un paio di occasioni dalle parti di Siebenhandl. Al 22’esimo arriva l’ennesimo fallo di Ingolitsch su Zaccagni e arriva anche la prima ammonizione del match. Quattro minuti più tardi ancora scintille, questa volta nell’area di rigore biancoceleste: l’arbitro ammonisce Lazzari e Kiteishvili.

Allo scoccare della mezzora grandissima occasione per i biancocelesti, ma è bravissimo Siebenhandl a chiudere su Immobile. Al 34’ l’occasione però diventa immensa: la palla arriva a Immobile solo al centro dell’area di rigore, Ciro cicca il pallone che diventa buono per Pedro. Lo spagnolo calcia in porta e colpisce in pieno la traversa. La Lazio però è viva e torna a farsi pericolosa pochi minuti dopo: arriva il gol di Immobile, ma il guardalinee alza la bandierina e il Var conferma il fuorigioco. La gara si innervosisce: Immobile non fa amicizia con Siebenhandl e al 42’ Affengruber stende Zaccagni nell’area di rigore austriaca. L’arbitro fischia il rigore e, dopo un controllo del Var, convalida: dal dischetto proprio Immobile, che non sbaglia e porta in vantaggio la Lazio. Neanche il tempo di ripartire che subito arriva un altro momento cruciale della gara.

Lazzari toglie palla ad Ajeti sulla linea di fondo biancoceleste e Prass lo stende. Il terzino sbraccia leggermente per Stegemann è sufficiente per una seconda ammonizione, il replay condanna nettamente la scelta dell’arbitro. Le ulteriori scintille accendono la miccia: Immobile va a spingere Stankovic, l’arbitro lo ammonisce. Gli animi si scaldano anche a bordo campo: le due panchine entrano in contatto e arriva un rosso per un collaboratore del tecnico dello Sturm Graz. Il primo tempo finisce con la punizione dello Sturm Graz: si va a riposo tra i fischi dell’Olimpico. Sarri corre ai ripari nella ripresa: rimane negli spogliatoi Zaccagni, al suo posto entra Marusic. Un cambio anche nello Sturm Graz: fuori Emegha, dentro Boving.

È proprio Boving al 55’ a pareggiare la partita su una ripartenza dello Sturm Graz macchiata da un atterramento inspiegabile di Gila. Ma per arbitro e Var è tutto ok. Sarri stravolge il centrocampo: fuori Basic, Cataldi e Luis Alberto, dentro Milinkovic, Vecino e Felipe Anderson. Cambia ancora anche lo Sturm Graz: fuori Kiteishvili, dentro Horvat. Al minuto 71’ Pedro fa esplodere l’Olimpico: l’assist di Felipe Anderson e la compartecipazione di Siebenhandl permettono alla Lazio di tornare in vantaggio. Tre minuti più tardi, con almeno un’ora di ritardo, arriva il giallo per Prass. Al 79’ Sarri sfrutta l’ultimo cambio togliendo Immobile, al suo posto dentro Cancellieri. Finisce i cambi anche lo Sturm Graz. Fuori Stankovic, Hierlander e Ajeti, al loro posto Ljubic, Sarkaria e Jantscher.

La gioia però dura poco: all’83’ è ancora Boving a bucare Provedel con un perfetto tiro dal limite. Tre minuti più tardi viene ammonito Ljubic. La gara si chiude sul 2-2 dopo tre minuti di recupero senza altri brividi. Stesso risultato nell’altra gara del girone: tutto rimandato, arbitro compreso.