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Lazio, tra Strakosha e Reina un dualismo imperfetto. E contro il Porto…

Reina e Strakosha

La sfida contro i rossoneri ha mostrato ancora una volta tutte le difficoltà del portiere spagnolo: per l'Europa League Sarri dovrà scegliere

redazionecittaceleste

La pessima serata di San Siro non può non avere tra i suoi protagonisti e artefici anche Pepe Reina. Il portiere spagnolo non è il peggiore in campo soltanto perché c’è chi fa peggio in ogni occasione possibile, ma ancora una volta la sua prestazione è ampiamente insufficiente. Dei quattro goal presi dalla Lazio, le sue responsabilità sono nette ed evidenti in occasione del primo. Mal posizionato e lentissimo nello scendere a terra per cercare di intercettare il tiro di Leao: rende tutto troppo facile all’attaccante portoghese. Probabilmente non sarebbe cambiato nulla, alla fine dei conti. Ma è impossibile non chiedersi se tutto ciò sia davvero necessario.

Reina

Delle quattro squadre scese in campo fin qui in Coppa Italia, la Lazio è l’unica ad aver schierato il proprio portiere di riserva. Colpa di un dualismo che convive da ormai due stagioni e che, alla fine dei conti, ha portato più danni che benefici. Arrivato per fare da chioccia a Strakosha, Reina ha impiegato poco tempo a togliere la maglia da titolare all’albanese. E, probabilmente, ha involontariamente compromesso ogni possibilità di rinnovo con la Lazio. Il cambio in porta, certificato da Inzaghi, è stato ribadito con l’arrivo di Sarri: Pepe è uno dei fedelissimi del mister e ha iniziato la stagione con i gradi da titolare. Strakosha però, nonostante il pesante errore con il Galatasaray, ha nuovamente rovesciato le gerarchie grazie a una serie di prestazioni disastrose da parte del portiere spagnolo.

La sensazione è che a un passo da quarant’anni la reattività e l’esplosività di un tempo abbiano ormai definitivamente abbandonato Reina. Che sarà anche bravo con i piedi, ma che dimostra ogni volta che scende in campo tutte le difficoltà tra i pali. Tra una settimana arriva il Porto, stando alle gerarchie toccherebbe allo spagnolo. Ma probabilmente Sarri questa volta ci penserà due volte: Strakosha non rappresenta certezza di successo e anche lui ha i suoi difetti. Ma, in questo momento, garantisce maggiore tranquillità a un reparto difensivo che ne ha un disperato bisogno.