È intervenuto ai microfoni di RadioseiGuglielmo Stendardo. L’ex calciatore della Lazio ha parlato dei biancocelesti all’indomani della gara con l’Atalanta. Queste le sue parole. “Contro l’Atalanta partita bella dal punto di vista estetico perché si sono affrontate due squadre offensive che giocano un calcio europeo e hanno tecnici preparati. Dele-Bashiru bravo per il gol ma anche in fase difensiva, ha seguito perfettamente le indicazioni del tecnico. Anche Rovella e Guendouzi autori di una grande prova. Castellanos ha messo in difficoltà Hien, tanto che Gasperini all’intervallo lo ha tolto. Nel primo tempo l’Atalanta è andata in difficoltà, la Lazio all’intervallo era meritatamente in vantaggio; nella ripresa bravo Gasperini con Cuadrado e gli altri innesti a pareggiare una gara che la Lazio poteva anche vincere in contropiede.
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Lazio, Stendardo: “Con l’Atalanta gara quasi perfetta. Ora per il derby…”
Gila partita incredibile, bene anche Romagnoli. Così come Tavares, Marusic, Zaccagni. Gara quasi perfetta, peccato aver subito gol alla fine. Chiuderla prima avrebbe significato ottenere una vittoria importante e anche meritata. Tuttavia sono arrivati segnali importanti. Bilancio di dicembre? Penso che avremmo messo la firma per questi risultati. Perdere con l’Inter ci sta. Col Parma c’è forse qualche rimpianto. Bilancio positivo, vincente e convincente, sia per la Lazio che per il tecnico che ha dimostrato di essere bravo, equilibrato, pronto anche a cambiare. Sono arrivate indicazioni che fanno ben sperare per il futuro.
Derby? Sulla carta non c’è partita, la Lazio è molto più forte della Roma. Possono subentrare le tensioni, i fattori esterni, ma se analizziamo il campo ho visto che anche ieri a Milano i romanisti hanno dimostrato dei limiti. Ovvio che la squadra in difficoltà al derby cerca di tirare fuori qualcosa di diverso, ma se la Lazio fa la Lazio in questo momento non c’è partita, i valori sono diversi. La Roma ha individualità importanti, ma non ha un’identità. La Lazio è una squadra, ha certezze. La Lazio ora, rispetto a prima, è più matura, consapevole e ha imparato, spero, anche a reagire. I momenti di difficoltà ci sono stati e ci saranno, ma in quei momenti i vedono calciatori di un certo livello.
Dare una svolta alla stagione domenica per la Roma mi sembra difficile. Koné è un ottimo giocatore, tiene palla e ha qualità, ma non mi aspetto grosse svolte da parte della Roma, al di là del derby. Io i derby li vivevo con grande tensione, un difensore come me non lo avrebbe mai voluto giocare. Sentivo la responsabilità di rappresentare la Lazio. Io davanti avevo Totti, Mancini. Giocare il derby a Roma è il massimo per un calciatore, per un difensore un po’ meno perché ogni errore viene amplificato. Io sono stato fortunato a giocarne tanti, è uno spettacolo anche fuori dal campo. Spero sia un momento di festa per la città, è una partita diversa dalle altre ma sempre una partita è, quindi l’importante è non esagerare. Per la Lazio sarà fondamentale fare tre punti in ottica campionato”.
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